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3.07.2007

Obiettivo Friuli - mostra fotografica a Cividale

Verrà inaugurata la mostra " fotografie di un secolo" organizzata dalla dottoressa Flavia Collutti


A Tricesimo in Sala Espositiva di via S. Antonio dal 27 luglio al 26 agosto 2007

CIVIDALE - Un traguardo importante nell’ambito delle attività che da oltre un ventennio vedono protagonista la fotografia d’epoca è stata nel giugno 2001 l’apertura del Museo Friulano della Fotografia, sezione dei Civici Musei udinesi del Castello di Udine, uno dei primi musei di fotografie d’epoca dopo quelli di Torino, Milano e Treviso.

Le fotografie scelte per l’allestimento sono tra quelle più significative della Fototeca, raccolta nata in funzione del Museo e che ha assunto un ruolo autonomo nel 1988 con l’apertura al pubblico. Essa conserva documentazione storico-artistica ed etnografica di tutto il territorio del Friuli, dai panorami alle opere d’arte, dai monumenti agli avvenimenti. Nel Museo sono significativi – per una ricostruzione dello sviluppo della fotografia a Udine e in Friuli – gli originali dell’Ot tocento, tra i quali spiccano la prima fotografia sicuramente datata e di autore friulano, eseguita nel 1856 dal conte Augusto Agricola (1819-1857), considerato pioniere della calotipia in Italia, e i calotipi databili verso il 1860, restaurati e stampati su carta al citrato.

Il genere più praticato in origine, il ritratto in studio, è rappresentato tra gli altri dal composto ritratto di nobili udinesi del 1866 eseguito da Giovan Battista Braida, dai ritratti di personaggi della vita pubblica udinese e delle note “macchiette”, eseguiti da Luigi Pignat (1864-1915), dai ritratti di Silvio Maria Buiatti, avvolti in un’atmosfera morbidamente chiaroscurata: volti femminili e celebri artisti, dal giovane Alessandro Filipponi ai fratelli Basaldella. Seguono, raggruppati indicativamente in paesaggio, lavoro, società, i temi ricorrenti nel Novecento in alcuni dei fotografi più rappresentativi. Dai castelli di Pietro Modotti (1869-1950), databili al 1920 circa, ai paesaggi di straordinaria nitidezza di Silvio Maria Buiatti (1890-1982), all’interesse in prevalenza do cumentari sti co, ma con spunti poetici, per folklore e mondo contadino, per storia, cronaca e lavoro, rappresentato dall’attività degli studi più conosciuti di Udine, il Pignat e il Bri sighelli.

Diversa è l’atmosfera delle fotografie in costume realizzate fra il 1925 e il 1945 da Umberto Antonelli (1892-1949) che documenta un mondo in via di estinzione, dove paesaggio e lavoro sono ancora avvolti da un clima idilliaco.

PERIODO DI ESPOSIZIONE:
27.7• 25.8.2007

Orario:
lun • ven 17.00 - 20.00
sab • dom 10.30 - 12.30 / 17.00 - 20.00
ingresso gratuito