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Dal 21 maggio al 8 ottobre 2017

Illegio, Casa delle Esposizioni

Amanti


La mostra «Amanti. Passioni umane e divine» risveglia in noi questa domanda e la sua urgenza, mentre porge una risposta, con il tocco delicato delle tavole dorate del Medioevo, o dei profili divini del Neoclassico, o con i brividi impetuosi dei chiaroscuri del Barocco e del Romanticismo. È una mostra per mettersi in ascolto della mente e del cuore di grandi artisti che hanno imparato l’essenza dell’amore nella carne viva delle loro storie personali piene di estasi e di ferite, storie che ispirano le più belle pagine dei cinque cicli narrativi su cui è fondata la nostra civiltà: la mitologia classica, la Sacra Scrittura, la letteratura cavalleresca e romantica, il teatro, le vite dei santi.
E anche il diario della nostra vita, fosse pur scritto solamente su fogli immateriali ed interiori, conserva pagine simili, scritte con caratteri d’oro e miniati di lacrime.

Con colpi di scena d’arte in un percorso suggestivo e raffinato di quarantacinque dipinti e sculture dal Trecento al Novecento, provenienti da trenta collezioni d’Europa, la mostra di Illegio fa rivivere le storie più incantevole e struggenti, sublimi e torbide, che come perenni monumenti rivelano la segreta sostanza della potenza sottile e grandiosa che regge il mondo.

Partiremo dalle figure classiche dell’amore, che attraverso intramontabili miti indagano
l’intreccio tra sensualità e spiritualità, senza poter tracciare una linea netta di demarcazione tra questi poli nella realtà del cuore umano e nelle relazioni concrete tra l’uomo e la donna. Sosteremo sulla dolcezza della passione, che quando l’amore sorprende nel suo affiorare prende forma nei linguaggi della tenerezza, rappresentati in arte specialmente a partire dall’emergere della poetica romantica.
Verremo catturati dal groviglio dei sensi e dal senso del vero e del falso di fronte a opere
e storie che rammentano come esista un falso amore di conquista seduttivo o furioso, capace di spingersi fino alla violenza, e dall’altro lato un amore autentico di donazione e libertà, capace di fedeltà purissima e di sacrificio sereno.
Con gli amanti feriti o ostacolati o perduti sentiremo sgorgare le lacrime dall’orlo dell’anima. E fioriranno il sorriso e la speranza con gli amanti che si congiungono nell’amore redento da Dio o di fronte all’amore supremo del divino Consorte.
Nella mostra di Illegio ci viene riproposta una teoria dell’amore, forse utile a questo tempo in cui l’imbarazzo è grande per esser stati capaci di mille progressi tranne che di un progresso nell’amare.
E ognuno di noi potrà ritrovarvi qualcosa di sé, insieme all’ultima, alla suprema domanda: l’amore sarà più forte della morte?