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Dal 23 luglio al 29 agosto 2021

Spilimbergo, Palazzo Tadea

Fotografario - L'autorappresentazione


Dal 1955, anno in cui si è costituito il Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia, Spilimbergo è diventata il simbolo della nascente fotografia neorealista e fucina di talenti. Qui si sono avvicendati protagonisti della storia della fotografia mondiale per eventi espositivi e workshop. Abbiamo scelto di condividere per la prima volta la nostra più intima e coinvolgente Storia attraverso testimonianze visive, lettere e dediche speciali che raccontano a voi tutti questa inestinguibile passione. La Fotografia.

Il CRAF nasce in seno all’ISES (Istituto per lo Sviluppo economico dello Spilimberghese). Quest’ultimo, fondato il 10 giugno 1987 per la valorizzazione del patrimonio culturale esistente e il recupero di una forte identità locale, utilizza la “fortunata” eredità artistica del Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia (GFNF), sorto a Spilimbergo negli anni Cinquanta, e composto da Aldo Beltrame, Carlo Bevilacqua, Gianni e Giuliano Borghesan, Toni del Tin, Fulvio Roiter e Italo Zannier. 
Il GFNF, istituito nei primi mesi del 1955, pubblica il 1 dicembre dello stesso anno il primo e unico manifesto di fotografia neorealista in Italia. 
Negli anni successivi si aggiungono alla compagine Nino Migliori, Luciano Ferri, Gianni Berengo Gardin e Bepi Bruno.

L’esperienza neorealista del GFNF attiva l’avventura pionieristica di "Friuli Fotografia", che dal 1989 diventa "Spilimbergo Fotografia", designazione poi identificativa della rassegna espositiva leader del CRAF. 
Nel corso dei primi anni di attività, tra il 1987 e il 1993, numerosi convegni, workshop, corsi post diploma contribuiscono a consolidare la liaison Spilimbergo – Fotografia.