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19.10.2021

Assegnato il Premio Fondazione Friuli scuole 2021


Linda Meneghin (Ipsia B. Carniello di Brugnera) e Rachel Tamuz (Liceo linguistico, Istituto G. Bertoni di Udine) si sono aggiudicate la quarta edizione del Premio Fondazione Friuli scuole, assegnato dalla Fondazione Friuli in collaborazione con l’Associazione Friuli Storia. Il tema dell’edizione 2021 era “Giovani storici: raccontare il passato all’alba del XXI secolo”. A stabilire i vincitori è stata la giuria presieduta da Andrea Zannini e composta da Liviana Covre e Tommaso Piffer. I riconoscimenti a entrambe le vincitrici sono stati consegnati il 15 ottobre, nel corso della cerimonia di premiazione del Premio nazionale di storia contemporanea Friuli Storia, che si è svolto nella cornice della chiesa di San Francesco a Udine.

Nato nel 2018, il Premio Fondazione Friuli scuole è rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado delle province di Udine e Pordenone e mira ad accrescere nei giovani la passione per la ricerca e l’approfondimento storico. Sono previste due categorie di concorso: una riservata ad elaborati scritti di ricerca su un aspetto della storia d’Italia del XX secolo e un’altra riservata a lavori artistici e multimediali che avessero come tema la storia del Novecento o la sua memoria.

"Nei giovani l’attenzione e la curiosità per la storia sono quanto mai vive – ha commentato il presidente di Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini –. Il Premio Fondazione Friuli scuole ha il merito di incentivare questa passione, permettendo ai ragazzi delle scuole superiori di esplorare il nostro passato attraverso i linguaggi a loro più familiari, come quelli multimediali. La riscoperta delle nostre radici, nuovi media e innovazione vanno così di pari passo".

Linda Meneghin si è aggiudicata il premio per la ricerca approfondendo il percorso umano e professionale di Tina Lagostena Bassi, avvocata delle donne vittime di stupro e parte attiva nelle lotte dei movimenti femministi sviluppatisi in Italia a partire dagli anni Settanta. "Nel suo testo, la studentessa ha saputo affrontare con equilibrio e rigore un tema storico di scottante attualità come quello della violenza di genere, curando il tutto con un’ottima resa grafica, corredando la propria ricerca con fotografie e note puntuali", si legge nelle motivazioni della giuria.

Per la categoria dedicata agli elaborati artistici e multimediali si è aggiudicata il premio Rachel Tamuz, che ha sfruttato i colori ad acqua per rappresentare l’imperialismo giapponese. In primo piano si vede un soldato giapponese che si trova in piedi su una montagna di corpi, ognuno proveniente da uno degli stati conquistati dal Giappone tra il 1895-1945. In secondo piano c’è un paesaggio, il cui stile è ispirato all’arte dell’Est dell’Asia. "Attraverso il suo disegno, la studentessa ha reso in modo efficace ed immediato i drammi delle guerre di conquista che hanno insanguinato il continente asiatico nella prima metà del Novecento", si legge nelle motivazioni della giuria.