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28.10.2024
Donato al Presidente Mattarella un clavicembalo francese
Grazie al finanziamento della Regione erogato alla Fondazione Friuli per sostenere il progetto di donazione, il clavicembalo, interamente realizzato a mano da due giovani artigiani della Val Pesarina, verrà posizionato nella Sala della Musica del palazzo del Quirinale a Roma.
Il concerto inaugurale è stato eseguito il 27 ottobre dalla prestigiosa Accademia Bizantina guidata dal maestro Ottavio Dantone, con la partecipazione straordinaria della musicista friulana Maddalena Del Gobbo alla viola da gamba e alla presenza del primo ballerino Davide Dato e della ballerina Alice Firenze, entrambi dell'Opera di Stato di Vienna.
"È stato un onore aver partecipato a un progetto della Regione per la massima carica della Repubblica - ha commentato il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, presente a Roma alla cerimonia di consegna - perché non solo rappresenta l'essenza artigianale, ambientale e culturale della nostra terra, ma è anche un esempio di quali brillanti risultati può portare la collaborazione tra le diverse istituzioni, pubbliche e private, della nostra regione".
"Lo strumento - ha evidenziato Paschini - rappresenta l'indole di noi carnici, dall'aspetto severo esternamente ma adamantini e splendenti come l'oro nel profondo del cuore. Ringrazio l'architetto Renata Cristina Mazzantini che ha saputo spronarci nel pensare un clavicembalo rivisitato in chiave moderna che porta l'aquila del Friuli Venezia Giulia impressa all'interno del coperchio, simbolo di questo dono. Lo strumento - ha evidenziato ancora il curatore del progetto - custodisce al suo interno un prezioso tesoro invisibile ai nostri occhi, un'immagine della Madonna di Castelmonte, molto venerata in Friuli, con accanto scritte le parole di benedizione dell'arcivescovo metropolita di Udine, Riccardo Lamba: il Signore - ha aggiunto - benedica tutti coloro che in diversi modi hanno collaborato a creare questo Clavicembalo a lode e Gloria di Dio e per la gioia dell'umanità. Resta vivo il desiderio che questo dono possa sempre rappresentare una gioia dell'umanità, emozionando con il suo suono - ha concluso - chi lo ascolta per educare, in un tempo dove spesso le parole sovrabbondano, all'ascolto silenzioso e profondo".