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17.12.2015

Fondazione CRUP: borse di studio per il UWC Adriatic. "Una scuola bella come il mondo”

Una delegazione del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico è stata ricevuta dal Presidente e dal Direttore della Fondazione CRUP. Hanno accompagnato i due studenti del Collegio assegnatari della borsa di studio finanziata dalla Fondazione, Camilla Persello e Lorenzo Basso, il Rettore, Dr. Michael Price, il Segretario Generale, dott.ssa Valentina Bach, e due compagni di studio di Camilla e Lorenzo (Arifa Nayab – Pakistan e Robert Petrosyan – Armenia).


Lorenzo Basso, di Porcia (PN), che frequenta il primo anno al Collegio (corrisponde al quarto anno di scuola superiore di secondo grado della scuola italiana), e Camilla Persello, udinese, al secondo e ultimo anno, sono stati accolti dal Presidente D’Agostini e dal Direttore Nonis.

La Fondazione CRUP e il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico ONLUS sono legati nel comune ricordo dell’Avvocato Antonio Comelli: “A lui – sottolinea il presidente dell'Ente friulano Lionello D’Agostini – è dedicata la borsa di studio per la frequenza del Collegio del Mondo Unito che annualmente stanziamo a favore di uno/a studente/ssa meritevole residente nella provincia di Udine o Pordenone “. Comelli fu, infatti, nel suo mandato di Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, una delle figure chiave che permisero di istituire ed aprire il Collegio nel lontano 1982; successivamente nel 1988 fu nominato al vertice dell’allora Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone di cui oggi la Fondazione CRUP ha ereditato l’attività filantropica. “E’ una missione istituzionale investire sui nostri giovani – prosegue D'Agostini - affinché si facciano ambasciatori dei valori della friulanità quali l’impegno, il sacrificio allo studio, la condivisione, e li esportino in tutto il mondo.

Il Rettore, il Segretario Generale del Collegio e il Direttore della Fondazione concludono l’incontro con riflessioni, da una parte sulla forte valenza di queste borse in un’ottica di internazionalizzazione del territorio, e dall’altra sul ruolo chiave svolto dagli studenti italiani del Collegio e, in particolare, di quelli del Friuli Venezia Giulia, nel fungere da ponte tra i loro coetanei stranieri e la comunità locale. In breve, un’esperienza educativa davvero “glocal”.