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12.05.2015

Bando “Restauro Beni Mobili”: assegnati 270 mila euro a sostegno di 32 progetti

La Fondazione Crup ha intrapreso un significativo percorso di sostegno al settore Arte e Cultura, mettendo a disposizione un plafond di 270 mila euro attraverso il bando 'Restauro', i cui esiti sono stati presentati oggi dal Presidente Lionello D'Agostini, dal Direttore Luciano Nonis e dal Soprintendente dott. Luca Caburlotto.


Al bando a tema 'Restauro Beni Mobili' hanno partecipato 62 soggetti – tra istituzioni, enti pubblici, enti religiosi, associazioni – per altrettante domande. A fronte di una richiesta complessiva che ha superato di gran lunga i 250 mila euro assegnati dalla Fondazione, sono state accolte 32 domande.

La Fondazione sosterrà pertanto in forma integrativa – fino a coprire il 50% dei costi preventivati entro il limite massimo individuale di 15.000 euro - la realizzazione di 32 interventi di conservazione, restauro e valorizzazione di beni storico-artistici distribuiti sul territorio delle province di Udine e Pordenone.

Il Presidente della Fondazione Crup, Lionello D'Agostini, ha raccolto la forte esigenza proveniente dal territorio “di intervenire in forma continuativa e sistematica a salvaguardia del nostro patrimonio artistico, custode di opere di grande pregio che, a causa della mancanza di fondi pubblici, versano in uno stato di urgente necessità”. Rimarcando come le richieste pervenute abbiano superato di oltre il doppio la somma messa a disposizione, D'Agostini aggiunge: “Ci auguriamo di poter proseguire il cammino intrapreso rilanciando la formula del bando, nuova in questo settore, poiché il patrimonio che abbiamo il dovere di tutelare è ampio e pregiato.”

Fresco di nomina a Direttore del nuovo polo museale FVG, il dott. Luca Caburlotto ha sottolineato come "Oltre a dare una visione a largo raggio sulle necessità di intervento così come sono percepite dai cittadini e dagli enti e ottenere un monitoraggio integrativo sulla conoscenza dello stato dei beni sul territorio, il bando ha stimolato una partecipazione attiva e responsabile dei richiedenti. Tra i criteri di valutazione è stato infatti compreso l'impegno alla valorizzazione del bene restaurato, ed è stato chiesto un responsabile giudizio sull'urgenza dell'intervento, che la commissione ha poi vagliato."