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4.11.2021

Presentato il volume "Pilacorte in Friuli. Guida alle opere"


Il progetto promosso nel 2019 dall’Associazione antica Pieve d’Asio dedicato alla valorizzazione dell’opera dello scultore lombardo Giovanni Antonio Pilacorte (Carona, 1455c-Pordenone,1531c) che si è concretizzato in un convegno di studio, una mostra itinerante e una serie di itinerari guidati tutt’ora in corso, prende corpo anche in una Guida alle opere di Pilacorte dislocate sull’intero territorio friulano. Scopo di tale pubblicazione è mappare e contestualizzare tali sculture ponendole in relazione con i luoghi dove queste si conservano, per lo più chiese, oratori, ma anche edicole votive e collezioni private, con l’intento di incentivare una più approfondita conoscenza di tale patrimonio presso le stesse comunità di appartenenza, anche a fini della loro tutela, e offrire un itinerario utile e inedito per la promozione territoriale e del turismo culturale. Si tratta di portali, statue, altari, fonti battesimali, acquasantiere, balaustre, per un totale di oltre cento opere, a comprendere gli ultimi aggiornamenti sull’opera autografa dell’artista, distribuite in tutto il Friuli storico, con presenze anche in Veneto e in Slovenia, conservate nei comuni di Camino al Tagliamento, Casarsa, Castelnovo del Friuli, Clauzetto, Codroipo, Cordenons, Coseano, Fagagna, Fanna, Fiume Veneto, Flaibano, Lestizza, Lignano Sabbiadoro, Martignacco, Meduno, Palmanova, Pinzano al Tagliamento, Pordenone, Rive d’Arcano, Rivignano, San Daniele del Friuli, San Giorgio della Richinvelda, San Pietro al Natisone, San Vito al Tagliamento, Sedegliano, Sequals, Spilimbergo, Talmassons, Tolmezzo, Travesio, Varmo, Udine.

Promossa dall’Associazione Antica Pieve d’Asio, in coedizione con la Società Filologica Friulana,  la Guida (288 pp) presentata ieri, si propone di riportare l’attenzione sulla figura di uno dei maestri comacini più attivi tra Quattro e Cinquecento in Friuli, dove contribuì alla diffusione del linguaggio rinascimentale nella scultura in pietra, facendo il punto sulla sua opera a oltre cinquanta anni dalla prima monografia edita nel 1970 dalla Filologica Friulana e curata da Giuseppe Bergamini, massimo esperto dell’artista. La pubblicazione che è stata resa possibile grazie al sostegno di molti comuni, corona dunque il progetto Pilacorte, promosso con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, e il sostegno della Fondazione Friuli, Friulovest Banca, e dalla Camera Commercio di Pordenone-Udine, supportato oltre che dai partner del progetto stesso, da vari Enti e Istituzioni culturali.