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Dal 12 gennaio al 28 gennaio 2024

Udine, Spazio espositivo della Fondazione Friuli - dal 12 al 28 gennaio 2024 venerdì 16.00 - 19.00 | sabato 10.00 - 12.30 / 16.00 - 19.00 | domenica 10.00 - 13.00.

Renzo Tubaro opere su carta dalla collezione della Fondazione Friuli


Dopo la mostra antoIogica del 2009 presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate - Renzo Tubaro 1925-2002 Una vita per la pittura - e ad ottant’anni dalla sua prima esposizione ad Udine, una nuova occasione per apprezzare le opere dell’artista è offerta dall’inaugurazione dello spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea all’interno dello storico ‘Palazzetto’, ora sede della Fondazione Friuli. Ed è proprio dalla preziosa donazione delle opere su carta - per volontà degli eredi divenuta parte integrante della collezione della Fondazione Friuli - che il CFAP e ACPUdine hanno selezionato ventisette opere che, per tecniche, soggetti e cronologia, possono considerarsi rappresentative della produzione dell’artista di origini codroipesi. Pur mantenendosi sempre legato alla pittura di scuola veneta - per motivi legati al suo intimo ‘sentire’, alla sua educazione artistica ed al privilegiato rapporto con Felice Carena - Renzo Tubaro ha tuttavia trovato e perseguito una propria strada che, dall’iniziale pittura a cavalletto e sperimentando anche l’affresco, gli ha permesso di coltivare e perfezionare uno stile figurativo e realistico in cui - come si evince dai suoi “Taccuini” - la ricerca e la rappresentazione di “certe sfumature della vita” trovano serena realizzazione: sono le maternità, i paesaggi, gli animali, le nature morte, i momenti di vita familiare. Si tratti di tempera (preferita all’olio), di china, sanguigna, carboncino o pastello, con le opere qui esposte ci auguriamo di poter trasmettere un sunto della visione artistica che ha permeato la vita di Renzo Tubaro, sempre fedele a se stesso e cantore velatamente nostalgico di un mondo davvero reale, visto, vissuto e riprodotto - non idealmente bucolico - e soprattutto discreto, mai polemico verso i ritmi aggressivi della contemporaneità.

Opere dalla Fondazione Friuli