LISA PAGNUTTI “NArrATURÆ”

Grazia ed eleganza, una misurata e solo apparente semplicità che, improvvisamente, esplode in lussureggianti fiori - Euphorbia Poinsettia - o nelle fiabesche illustrazioni - Riccardo e il tesoro dei draghi - in un’alternanza ricercata fra “l’astratto dello sfondo e l’iperrealismo del primo piano”: ritrovare Lisa dopo sei anni e riscoprire in lei quell’entusiasmo e quella passione che già allora mi erano stati di ispirazione per il titolo della sua personale è stata, anche, l’occasione per rinvigorire fiducia e speranza nella condivisione del Bello che ci circonda. Rileggendo a ritroso il lungo percorso di studi e di realizzazioni - dai primi esercizi a matita sui panneggi all’amore per la Natura impresso agli studi all’Accademia veneziana, dall’incisione alla grafica, dallo studio dell’arte antica e moderna fino alle prime esperienze con gli Erbari e alle collaborazioni con gli urban sketchers - pare aver seguito la traccia - fiabesca - di una serie di sassolini che l’avrebbero portata alla ‘scoperta’ dell’acquerello: “È esso stesso un elemento che riconduce alla Natura perché le Terre e l’Acqua sono i suoi componenti e, come la Natura, offre infinite possibilità.” Da questo magico connubio originano opere in cui l’artista si riflette e con le quali vuole invitarci ed accompagnarci - con il linguaggio che le è proprio - in un mondo nel quale siamo totalmente immersi ma che, spesso, i nostri occhi non vedono. Quel titolo originario l’abbiamo ripreso, plasmandolo sulla duplice veste di questa esposizione in cui Lisa racconta della Natura e di altre Storie.