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Dal 10 gennaio al 26 gennaio 2025

Udine, Spazio espositivo della Fondazione Friuli - dal 10 al 26 gennaio 2025 venerdì 16.00 - 19.00 | sabato e domenica 10.00 - 12.30 / 16.00 - 19.00

MARIO BALDAN METAMORFOSI: E SULLE “ALI” SPUNTARONO I “FIORI”


Per lui l’arte è “metamorfosi”, “divenire”, “in fieri”, in continua ed incessante “evoluzione” tra “ricerca” e “sperimentazione” tecnico-stilistico-estetico. Il 2 aprile 1996 Isabella Reale in un suo articolo, scritto sul Messaggero Veneto pochi giorni dopo la sua scomparsa, lo etichetta come il “poeta del colore”, “poliedrico” e “geniale”, aggiungo versatile nelle svariate e numerose tecniche. Questa mostra vuole proporre il delicato, sottile passaggio metamorfico dal ciclo dei “voli” (1970-1995) al ciclo dei “fiori” (1990-1995). Malato di tumore, sofferente fisicamente e psicologicamente, percepisce la sua vulnerabilità, ma, nonostante questo, è molto attivo e produttivo fino all’ultimo, perché sostenuto dalla meritata pensione, dalla carriera scolastica ed artistica, dal raggiungimento del suo sogno di una casa-studio nella campagna di Pagnacco (UD) e dalla nascita della sua prima nipotina Eleonora. Fiducioso, ottimista e sereno, riesce così ad ovviare al tormento della malattia ed in maniera impercettibile a tradurre il tema liberatorio dei “voli” degli uccelli fantastici “scorobori”, che volteggiano negli spazi infiniti della fantasia in quello dei “fiori” (girasoli, rose, calle, ortensie). Mutano i colori, dapprima freddi, siderali, a caldi, solari, terrosi; mutano le forme: dalle “ali” puntute in morbide e rotondeggianti dei petali, delle corolle, delle foglie. E così magicamente si compie la “metamorfosi”, che dal cielo porta alla terra, sempre riscaldata dal “sole”, fonte di luce e di vita.