ADRIANA BASSI “LA SOLITUDINE DELLE MACCHINE DISMESSE”

Adriana Bassi, dopo l’iscrizione all’Accademia di Brera (Milano), dove ha seguito corsi di nudo, artefici e figura, apprendendo proporzioni, prospettiva e conoscenza dei rudimenti di educazione artistica, si stacca da tutto ciò che è accademia per una personale ricerca indirizzata sulla tecnica e sulla forma in una continua sperimentazione e rinnovamento lavorando con molteplici materiali e su diversi supporti. Realizza composizioni che richiedono tempo, ragionamento e rinnovamento continuo e la loro lettura, non semplice trattandosi di arte informale, va fatta propria dal fruitore che sarà libero di trarne una personale storia. Il titolo, che a volte è un testo articolato, quasi una poesia, aiuta alla comprensione. “Non vi è nulla di più astratto del reale.” Giorgio Morandi In mostra, accanto alle incisioni realizzate presso la stamperia di Corrado Albicocco, sono esposte opere a tecnica mista su carta e tre sculture dettate da emozioni provocate da episodi di momenti particolari, che comunque non si discostano dai lavori su carta.