MIMMO MIRABILE io e lui

io e lui - Concepito più di 30 anni fa, il progetto è nato dal fondamentale, umano, bisogno/piacere, di interagire. Nel divenire si è arricchito degli interrogativi sulle dinamiche della comunicazione, uno dei fulcri del mio percorso umano/artistico. Gli artisti, coinvolti al di là della loro fama, si sono liberamente espressi nel loro linguaggio a partire da un ritratto fotografico da me eseguito e stampato su tela. Finché continuiamo a cercare nell’altro noi stessi, semplicemente riconoscendo quello che ci è noto, non incontreremo veramente e non faremo tesoro dell’esperienza. Illuminante l’aforisma di Goethe: “vediamo solo ciò di cui andiamo in cerca, ed andiamo in cerca solo di ciò che conosciamo”. Il titolo “io e lui” rimanda a Moravia non a caso e permette di speculare sul rapporto con il maschile e sulle vere istanze della vita, in un mondo in cui la cultura è diventata un fatto elitario, quando nella sua accezione primaria è “coltivare” qualcosa (dal verbo latino “colere”). Privilegio e responsabilità dell’ARTISTA è COLTIVARE IL BELLO, che se non è frutto di un canone estetico influenzato da mode ma ispirato al “CODICE DELLA REALTA” dà valenza UNIVERSALE all’espressione artistica generando EMOZIONI che nutrono lo spirito. Sento profondamente l’importanza di questo concetto nel tempo confermato dallo studio dei grandi della storia dell’arte e del pensiero umano. Il coinvolgimento dell’amico Bruno Fabbro è funzionale a questa riflessione ed è uno degli sgambetti che giocosamente invitano a rimanere attivi nell’osservazione dopo aver svelato il primo “inganno”. Il progetto è dedicato a Marco Marra, artista e uomo di grande sensibilità.