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Dal 20 aprile al 20 maggio 2012

San Vito al Tagliamento, Chiesa di San Lorenzo

Carte Preziose


Nell’esposizione di San Vito al Tagliamento si possono ammirare grafiche di Giovanni Saccomani, dinamici monotipi di un pittore di genio che fu presente pure alla Biennale di Venezia, Francesco Bierti, moderno continuatore della grande “Scuola di Gemona” i cui protagonisti tra Otto e Novecento si fecero conoscere nei paesi della Mitteleuropa, Fred Pittino, tra i primi a sprovincializzare la pittura friulana, Ernesto Mitri pittore, mosaicista, incisore e decoratore di garbo, Enrico De Cillia, che fu anche operatore culturale, fondatore in Udine della Galleria “Il Girasole” nella quale presentò opere dei maggiori artisti italiani (in prima assoluta Renato Guttuso vi espose il suo celebre dipinto “La Vucciria”), Bepi Liusso, cordiale cantore del paesaggio urbano di Udine e Grado e della quotidianità friulana, Tranquillo Marangoni, xilografo di fama mondiale, fondatore con Tramontin e Wolf dell’Associazione Incisori Veneti, Vico Supan, il cui stile, impostato inizialmente su un’intelaiatura postcubista, maturò in seguito nel clima del realismo friulano del dopoguerra, Giordano Merlo, per anni “anima” del Centro Friulano Arti Plastiche, Guido Tavagnacco, eccellente ritrattista e virtuoso acquerellista, Marcello d’Olivo, architetto di fama, ideatore della splendida “spirale” di Lignano Pineta, Luciano Ceschia, scultore e ceramista prima che pittore e incisore, Fulvio Monai, giornalista, saggista e critico d’arte, Costanzo Schiavi, insegnante apprezzatissimo che aprì il suo studio ai giovani che intendevano diventare artisti, Alessandro Ricardi di Netro, incisore, calcografo ma anche autore di vetrate per alcune chiese friulane, Domenico Cerroni Cadoresi, saggista, scrittore, in pittura fondatore dell’Associazione “Gran Fabula”, Giuseppe Zigaina, ben conosciuto pittore, fondatore della Triennale Europea dell’Incisione.

E ancora, grafiche di Renzo Tubaro, che lasciò apprezzati affreschi in numerose chiese friulane, padre Fiorenzo Gobbo, che molto lavora nell’ambito dell’arte religiosa, Giorgio Celiberti, che diciannovenne appena espose alla biennale di Venezia, partecipando in seguito ai maggiori eventi artistici nazionali e internazionali, Mario Micossi, straordinario incisore dotato di tecnica raffinatissima, Mario Baldan, la cui pittura, volta a un geometrismo lirico, è sempre contraddistinta da un’eccezionale e raffinatissima pulizia formale, Orlando Poian, Melisenda De Michieli Vitturi, Aldo Colò, Arrigo Poz, Maria Teresa Cogolo De Zorzi, Nino Gortan, Nilo Cabai, Giorgio Gomirato, Tonino Cragnolini. Ancora una volta, di fronte alla straordinaria sequenza delle grafiche presenti in mostra, vera e propria antologia della grafica regionale, la Fondazione Crup invita a considerare con occhio più attento quella che anche dagli addetti ai lavori spesso è impropriamente considerata un’espressione d’arte minore rispetto alla pittura di cavalletto, causa non superati pregiudizi che vedono come elemento negativo la possibilità di moltiplicare un prodotto artistico, come se la serialità andasse a scapito dell’invenzione e della realizzazione.