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Dal 22 maggio al 25 agosto 2013

Pordenone, Sale espositive della Provincia

Tullio Crali aeropittura futurista


Già nel 1909 nel libello Uccidiamo il chiaro di luna!, Marinetti deprecava il senso di permanenza e di attaccamento alla terra e alle tradizioni valutandolo come peso inutile, spento valore romantico. Trascorreranno 20 anni prima che i futuristi consegnino all'atto del volo, al distacco da terra il giusto senso di priorità programmatica.

L'aeropittura futurista, teorizzata nel Manifesto del 1929 e presentata alla Galleria Pesaro di Milano nel 1931, dà avvio a una notevole trasformazione dell'iconografia futurista. L'interpretazione della mobilità della visione aerea si traduce in una dimensione policentrica, resa prima attraverso prospettive non più soggette alla forza di gravità della visione "terrestre", poi dalla trasmissione delle percezioni sensoriali generate dell'esperienza del volo. Gli aeropittori dunque, sintetizzano e trasfigurano il paesaggio accentuandone alcune parti che si presentano complesse, sintetiche, transitorie.

La frequentazione del campo d'aviazione di Merna, presso Gorizia, permette al giovane Crali, affascinato dalle potenzialità espressive degli aerei, di copiare del vero i velivoli militari: questo approccio concreto consentirà all'artista di conservare nei suoi dipinti un assetto figurativo, creando piccole storie cariche di suspence: In caduta libera e Duello aereo. Oltre ad essere l'alfiere dell'aeropittura, facendone la propria cifra stilistica, il proprio segno distintivo, Crali è stato il testimone arguto e attento della presenza del futurismo nella cultura italaina tra le due guerre, vivace attivista del gruppo giuliano attraverso convegni, conferenze, esposizioni. L'artista ha attestato l'esperienza futurista proprio in provincia, in ambito triveneto, diventando, negli anni quaranta, l'uomo di punta di Filippo Tommaso Marinetti.

Il 22 gennaio a Udine, presso il salone e il loggiato dell'istituto tecnico Zanon di piazza Garibaldi, rigurgitanti di autorità, di letterati e artisti, di studenti e di professori, Crali, energico e infaticabile oratore, calamita l'attenzione degli ascoltatori organizzando una grande festa futurista con banchetto e decorazioni murali con ritratti di Marinetti.

Il 9 dicembre 1944 a Tullio Crali toccherà la commemorazione di Filippo Tommaso Marinetti, morto il primo dicembre. Simbolicamente sarà il momento che chiuderà la stagione futurista e consegnerà il movimento alla storia ma Crali manterrà la sua coerenza artistica futurista per tutta la vita assumendosi il compito morale di proseguire e difendere le scelte del movimento.

Futurismo, attraverso l'amicizia con Marinetti e aeropittura, vissuta con il temperamento dell'aviatore, sono dunque le aree antro cui si muove l'artista, in questa mostra realizzata grazie all'archivio del Mart Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, in collaborazione con la provincia di Pordenone e il sostegno della Fondazione Crup.