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Dal 29 ottobre al 4 dicembre 2011

Villa Manin di Passariano

Francesco Krivec. Un fotografo di città


Krivec (1907-1983), dopo una breve esperienza lavorativa nella Guardia di Finanza, decide di trasformare la passione per la fotografia nella sua professione. Da qui una collaborazione nello studio fotografico udinese del veneziano Giovanni Francesco Paris (1870 – 1951), che si conclude nel 1933 con la gestione diretta dell’attività.
Francesco diventa un "fotografo di città" e l'avviatissimo studio soddisfa una clientela non soltanto nell'ambito cittadino, ma anche in provincia, fornendo ritratti e appassionati reportage quasi tutti realizzati all'interno delle mura cittadine.
La parte più consistente e più significativa dei lavori fotografici di Krivec è quella dei ritratti da studio. Ogni istantanea è un'opera unica e originale sia per l'attenzione riservata al soggetto e alla sua psicologia sia per l'evoluzione tecnica che dimostra, giorno dopo giorno, come esista una continua ricerca e non una monotona ripetizione. Una monotona ripetizione.
Nello studio indubbiamente è protagonista la luce: l'abilità tecnica non soprattutto nello studio delle luci, nella difficile resa dei chiaro-scuri del soggetto attraverso operazioni simili a quelle di un artista . attraverso operazioni simili a quelle di un artista, provocando quasi un fenomeno bi-polare tra un creativo "pittorialismo" ed una più razionale ripresa di soggetti, architetture, eventi.
Krivec riesce con i suoi ritratti a fare di una persona qualunque un personaggio. Nel suo ricco archivio sono conservate migliaia di lastre che risultano essere non solo capolavori di tecnica, ma anche uno studio di introspezione di ogni singolo individuo. La "bottega del fotografo" non ė più uno spazio isolato nella città, ma un punto d’incontro, una fucina di idee e sperimentazione
Per mezzo secolo nel suo studio fotografico passa la storia della città e della provincia, spesso quella più autentica e non raccontata dai giornali. Passano varie generazioni, diverse classi sociali, si colgono, soprattutto, le mutazioni intense irreversibili proprie di quello che sarà chiamato il "secolo breve" Dal 1950 al1968 il figlio Mario (1935-2005), collabora con il padre supportandolo in tutte le attività dello studio.
Ritrae personaggi cha appartengono al mondo della cultura e della politica come: Alcide De Gasperi, Pier Paolo Pasolini, Chino Ermacora Don De Roia Fred Pittino, Gino Valle, Giuseppe Zigaina e nello stesso tempo documenta manifestazioni sportive e culturali, celebrazioni militari, civili, l'artigianato e il commercio degli anni Cinquanta.
Fare il fotografo per Francesco Krivec non è solo il mestiere per vivere, è soprattutto una passione vissuta intensamente e con la massima creatività, attraverso una sua personale interpretazione e una abilità presente solo nei grandi professionisti.