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Dal 28 maggio al 30 settembre 2011

Museo della Medaglia di Buja

Le Monete di Dio


Per la prima volta in Italia e nel mondo saranno esposte una ventina di monete originali, di proprietà del Vaticano, circolanti nei luoghi e nei tempi di Gesù Cristo: dal talento, al denario al sesterzo, alla dracma. L’esposizione ragionata delle monete citate sarà l’occasione per osservare, da un punto di vista particolare, le vicende storiche di quel periodo. Se le uniche monete d’oro erano rappresentate dall’aureo e dal quinario di Roma, molte erano quelle d’argento, la cui coniazione era stata autorizzata dai romani in alcune zecche imperiali per il commercio locale quali i sicli e i mezzi sicli. La loro utilizzazione è citata in diversi passi dei quattro Vangeli, come nell’episodio dell’obolo alla vedova, nella parabola dei talenti o in quella della moneta perduta e ritrovata o nel racconto del tradimento di Giuda. Gli stessi brani evangelici saranno evocati da riproduzioni di famose opere d’arte di cui sono il tema. L’evento culturale costituisce anche un invito a scoprire i gioielli artistici conservati presso i Museo della Medaglia, nato per accogliere permanentemente le testimonianze più espressive della storia locale, nonché le opere dei maestri incisori bujesi, primi fra tutti i fratelli Giampaoli e i Monassi, che nel XX secolo sono stati capiscuola della medaglistica e della numismatica internazionale.

A capolavori dei medaglisti locali si aggiungono le opere che formano la collezione “Il terremoto nella medaglia: omaggio al Friuli”, donate da artisti nazionali per ricordar ei tragici eventi del 1976.

Inoltre fino al 26 settembre con gli stessi orari sono visitabili le esposizioni “Buja ricorda Luciano Ceschia”, nel ventennale della scomparsa e Angelo Grilli, scultore e medaglista contemporaneo.