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Dal 27 febbraio al 27 marzo 2011

Castello di Colloredo di Monte Albano

Cragnolini. Joibe Grasse 1511. Un ribalton in Friul


Cragnolini rievoca quegli anni crudeli e quel giorno ferocissimo del 27 febbraio 1511, giorno appunto di giovedì grasso. La situazione in Friuli è caratterizzata dal malcontento che dilaga fra la popolazione, causato dai pesanti privilegi esercitati da clero e nobiltà, e dai costanti attriti tra le diverse famiglie nobiliari. In questo clima Savorgnan della Torre, a capo di un’importantissima famiglia nobiliare udinese, e dichiaratamente filoveneziano, approfitta della situazione per trarne vantaggi personali.

La sua fazione, detta degli zamberlani, si contrapponeva al partito degli strumieri cui aderì gran parte dell’antica nobiltà friulana che mal sopportava i tentativi della Serenissima di contenere i loro poteri, e che avevano ottenuto l’appoggio dell’Impero Austriaco. Il giorno di giovedì grasso i Savorgnan inscenarono un attacco imperiale a Udine, chiamando a raccolta la popolazione per la difesa della città; fu allora che si perse il controllo della situazione. La folla si impadronì dei depositi di armi e saccheggiò i palazzi nobiliari; molti membri di queste famiglie furono trucidati, mentre quelli che riuscirono a fuggire si ritirarono nei loro castelli o, al di là del Tagliamento.

Lo scontro decisivo avvenne presso il fiume Cellina, dove la cavalleria e il miglior addestramento degli strumieri ebbero la meglio, causando la rotta dei nemici. Tonino Cragnolini viene definito dal critico Giancarlo Pauletto come l’unico pittore di storia oggi in Friuli. Nel senso specifico che egli ha preso più di una volta a tema dei suoi disegni, delle sue pitture, delle sue acqueforti fatti del nostro passato precisi e documentati, sui quali è andato nel tempo svolgendo una sua perspicua riflessione per immagini. Inevitabile ricordare, oltre al tema della mostra, almeno i cicli dedicati al mugnaio Menocchio di Montereale Valcellina, a Beltrando di Saint-Geniés, patriarca d’Aquileia e a quello più recente dedicato al passaggio in Friuli dell’imperatore Federico II.

Ciò indica e nello stesso tempo realizza figurativamente, l’unico argomento attorno al quale l’autore ha lavorato: il tema della presenza dell’uomo nella storia.

Opere dalla Fondazione Friuli