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Dal 7 maggio al 20 giugno 2010

Villa Manin, Esedra di Levante, Passariano

Carlo Innocenti fotografo. Artigianato in Friuli


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L’IRPAC, Istituto Regionale di promozione e Animazione Culturale, attivo da parecchi anni nel campo della fotografia storica, quest’anno dedica una mostra al fotografo udinese Carlo Innocenti scegliendo come soggetto i suoi scatti dedicati all’artigianato in Friuli.

Carlo Innocenti nasce a Udine nel 1942 e tutt’ora vi risiede, dal 1965 si dedica, attraverso la fotografia, all’indagine sugli aspetti etnografici e sociali dell’antica cultura popolare friulana fornendo una ricca documentazione di mestieri oggi in parte scomparsi attraverso scatti rigorosamente in bianco e nero immortalando una galleria di personaggi e di nature morte.

Dagli anni Sessanta ha documentato il Friuli con uno spaccato netto e preciso evidenziando lo sgretolarsi della civiltà contadina, l’evoluzione dell’artigianato, l’emigrazione, il mondo degli zingari e alcuni dei problemi sociali più importanti.

Dei soggetti immortalati attraverso gli scatti della macchina fotografica, coglie gli aspetti più caratterizzanti ed emozionanti per raccontare il Friuli pre-terremoto e il periodo immediatamente successivo attraverso l’uso costante del bianco e nero, dei controluce e dei tagli all’americana – i suoi tratti distintivi.

I suoi soggetti sono donne e uomini al lavoro con i visi segnati dalla fatica e le mani rugose, protagonisti di un Friuli che vive ancora nella tradizione, con un occhio di riguardo verso i sotàns che negli anni Cinquanta - Sessanta avevano interessato la ricerca dei Neorealisti in campo pittorico, fotografico e letterario.

I soggetti trattati dalla mostra ospitata presso Villa Manin di Passariano nell’ Esedra di Levante, sono il lavoro, la vita quotidiana, i mestieri di un tempo, il terremoto in Friuli e la Risiera di San Sabba, le case di sassi, gli interni di Preone, Faedis, Blessano e Navarons di Meduno, le rogazioni di Grions del Torre. Tutti capitoli di un racconto che fra gli altri comprende anche la vita all’interno di un ospedale psichiatrico, oltre agli scatti che Carlo Innocenti ha dedicato per quasi vent’anni alla vita e alle tradizioni degli zingari presenti in Friuli.

Fanno parte del suo repertorio anche le immagini delle suggestive feste religiose sparse sul territorio regionale – dal Bacio delle croci di Zuglio alla Processione di S. Vito a Marano Lagunare, dalla Messa dello Spadone di Cividale, alla festa di S. Valentino in zona Pracchiuso a Udine, in cui forse per l’ultima volta queste manifestazioni appaiono come espressioni autentiche prive di ogni connotazione folklorica.