Cerca tra le mostre

Dal 24 aprile al 3 ottobre 2010

Illegio, Casa delle Esposizioni

Angeli: volti dell'Invisibile


<!-- /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-font-family:"Times New Roman";} p {mso-margin-top-alt:auto; margin-right:0cm; mso-margin-bottom-alt:auto; margin-left:0cm; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-font-family:"Times New Roman";} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} -->

<!-- /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-font-family:"Times New Roman";} @page Section1 {size:595.3pt 841.9pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:35.4pt; mso-footer-margin:35.4pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} -->

Il Comitato di San Floriano, anche grazie al sostegno della Fondazione Crup, ha organizzato la nuova mostra dedicata agli angeli, creature misteriose e invisibili, soggetto raffiguratissimo nelle arti, inaugurata il 24 aprile scorso alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, del Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano cardinal Giovanni Lajolo e del direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci.

La mostra, intitolata “Angeli. Volti dell’invisibile”, ideata e allestita dal Comitato di San Floriano di Illegio, già promotore della mostra “Il Potere e la Grazia” a Roma realizzata nella cornice di palazzo Venezia oltre che di altre sei esposizioni internazionali, presenta una settantina di opere dal Medioevo al Settecento, capolavori provenienti dai più importanti musei di tutta Europa tra cui i Musei Vaticani, gli Uffizi di Firenze, la Galleria Borghese e la Galleria Doria Pamphilj di Roma, il Museo Thyssen Bornemisza, di Madrid, la Gemäldegalerie di Berlino, le Gallerie dell’Accademia di Venezia ed altri ancora.

Le opere visibili fino al 3 ottobre presso la Casa delle Esposizioni di Illegio (Carnia – Friuli Venezia Giulia), consistono in pitture su tavola lignea, dipinti su tela, sculture, altari ed oreficeria di autori quali Botticelli, Lippi, Melozzo, Garofalo, Correggio, Ghirlandaio, Veronese, Savoldo, Gentileschi, Bernini, Rubens, Tiepolo ed altri.

Quattro i settori tematici in cui è articolata la mostra, ripercorrendo la presenza angelica nelle Sacre Scritture: l’iconografia degli angeli; la rappresentazione delle gerarchie angeliche da parte degli artisti; la ricostruzione delle funzioni degli angeli, tra quelli sacerdotali e quelli “combattenti” e il culto degli arcangeli.

I temi sono sviluppati nelle otto sezioni in cui è organizzata l’esposizione: “Angeli e arcangeli nell’Antico Testamento”; “L’Annunciazione”; “Angeli nel Nuovo Testamento”; “Regina Angelorum”; “Angeli nel Nuovo Testamento: la Passione”; “A servizio degli uomini”; “Al cospetto di Dio”; “Reliquiari”.

“Una mostra dal significato attuale – ha detto l’arcivescovo di Udine – perché ci costringe a gettare lo sguardo sulla dimensione dell’invisibile, che non vuol dire inesistente, ma spirituale.

Una dimensione – ha aggiunto – che la cultura tecnicistica contemporanea tende a ridurre come inesistente perché non controllabile dal punto di vista dell’indagine scientifica”.

“Gli angeli – ha continuato – che tornano oggi nella nostalgia dell’umanità anche attraverso varie pubblicazioni, ci provocano dicendo che dobbiamo proiettare il nostro sguardo oltre il visibile”.

Fa da cornice alla mostra il borgo di Illegio, gemma incastonata in una conca fra i monti e la Pieve di San Floriano di origine medioevale risalente all’inizio del IX secolo che sorge a 750 metri di altezza; oltre al sito paleocristiano di San Paolo risalente al IV secolo – la più antica chiesa rurale d’Italia – una fortificazione longobarda, una piccola chiesa carolingia e i resti delle dimore medioevali dei castellani.