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Dal 7 marzo al 30 settembre 2010

Cividale del Friuli, Chiesa di San Giovanni, Monastero di Santa Maria in Valle

L'Anima e il Mondo


Nell’affascinante Cividale del Friuli, scrigno di tesori artistici di età longobarda e basso­medievale, è possibile visitare fino a settembre un’importante mostra d’arte antica dal titolo “L’Anima e il Mondo”, le cui opere raccontano di storie religiose del Vecchio e del Nuovo Testamento o rappresentano la cultura ecclesiastica e le varie forme della devozione privata tra il XIV e il XVIII secolo.
Spaziando tra gli oltre settanta dipinti, sculture e arredi sacri suggestivamente accostati nella bella chiesa di San Giovanni nel complesso Monastico di Santa Maria in Valle, i visitatori possono ammirare capolavori inediti quasi tutti provenienti da collezioni private, sui quali per la prima volta vengono formulate interessanti ipotesi attributive.
Il lavoro dei singoli studiosi, che prende corpo in un approfondito catalogo a cura di Roberta Costantini, ha così consentito di arricchire il corpus pittorico di artisti molto noti del Seicento veneto, Loth e Carpioni in primis, o del Settecento italiano, quali Magnasco, Pittoni, Lazzarini e Batoni, per citarne alcuni. L’impegno scientifico dei collaboratori ha inoltre messo in luce personalità artistiche meno conosciute ma altrettanto importanti, come il quattro­centesco Maestro di San Miniato, il belliniano Pietro degli Ingannati o il manierista Giovanni Brina, autore di una splendida Deposizione su tavola impostata su una gamma cromatica che risente ancora dello sperimentalismo anticlassico del primo Cinquecento toscano.
Talora le proposte attributive cedono il campo alla semplice individuazione di possibili piste di studio, aprendo in tal modo una discussione tra gli studiosi che possa in futuro condurre a perfezionare la ricerca e proporre nuovi risultati. È il caso, ad esempio, di una straordinaria tavola cinquecentesca raffigurante la Risurrezione di Cristo, dai toni caldi e accesi, ricca di guizzi stilistici e di invenzioni figurative, o di un’affascinante tela della fine del Seicento in cui campeggia un’intensa ed enigmatica figura di Profeta.
Un piccolo tributo viene poi reso ad Ercole Graziani il giovane, il bolognese autore della pala dell’altare maggiore della chiesa-sede espositiva e del quale in mostra figurano altre due opere inedite. “L’Anima e il Mondo” offre infatti l’occasione per presentare al pubblico la chiesa stessa di San Giovanni e i suoi dipinti, come pure una bella scultura lignea trecentesca di proprietà comunale raffigurante la Madonna col Bambino, proveniente dalla vecchia Casa per Anziani e recentemente restaurata.
Il capitolo della scultura in mostra rappresenta anch’esso un elemento di grande attrattiva: autentici capolavori lignei, seppure privi di autori certi, campeggiano nella bella sala della meditazione delle monache, illuminata da fasci di luce che contribuiscono a creare un’atmosfera di intensa spiritualità.
Si tratta quindi di un’occasione unica che la Fondazione Crup ha voluto ssotenere per permettere di ammirare opere di sicuro pregio non altrimenti fruibili e allo stesso tempo per approfondire la conoscenza del ricco patrimonio comunale.