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Dal 27 marzo al 3 maggio 2009

Udine, Chiesa di Antonio Abate

Renzo Tubaro 1925 - 2002 una vita per la pittura


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Quella aperta il 27 marzo è la prima antologica dedicata all’artista Renzo Tubaro dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2002.

Artista timido e schivo, ma sempre lucido e graffiante nei suoi interventi, ha percorso sessant’anni di ricerca e lavoro ininterrotti, rimanendo legato alla matrice friulana del mondo contadino e artigiano. Amante del disegno e della pittura dal vero, rifacendosi principalmente alla grande lezione dell’arte veneziana dei secoli d’oro, ha trasmesso a generazioni di studenti della città di Udine la sua passione per l’arte.

Rinunciando sempre consapevolmente ai successi mondani, sembra sorprendente che solo ora s’inizia a studiare approfonditamente questo Maestro che ha partecipato intellettualmente agli anni straordinari del dopoguerra e della ricostruzione, contando sull’amicizia e l’apprezzamento di personalità famose quali Pasolini e Bartolini.

La produzione esposta per la prima volta in maniera organica, sintetizzando sessant’anni di attività artistica, comprende numerosi ritratti, la famiglia, la casa come luogo di affetti, la maternità, gli animali, gli oggetti quotidiani, le nature morte. I temi sono cari all’artista Tubaro, ma sono anche un’occasione per rivivere il Friuli d’altri tempi, con i suoi ambienti, i suoi profumi e la nostalgia delle cose perdute. Per dirla con le parole di Renzo Tubaro “può accadere che un artista si affezioni alle proprie opere, ma è bene che le faccia girare in pubblico, perché esse sono nate per gli altri, per essere godute da tutti e non per restare monopolio del suo gretto egoismo. Per questo, rinunciare alle mostre è un po’ come rinunciare alla vita”.