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Dal 8 novembre 2008 al 8 marzo 2009

Udine, Palazzo Patriarcale

Cromazio di Aquileia


L'età di Cromazio vescovo

Dalla disfatta che i Romani da parte delle tribù dei Goti subirono ad Adrianopoli (378) al sacco di Roma (410). Questi gli estremi cronologici entro i quali si dispiega l'età di Cromazio vescovo di Aquileia.

Nei decenni del trapasso tra IV e V secolo la Chiesa di Aquileia visse,grazie alla presenza e all’opera pastorale del vescovo Cromazio, la sua epoca d'oro: l'esperienza religiosa aquileiese permette di far emergere, all'interno di una situazione storica drammatica, quei caratteri costitutivi e quelle garanzie spirituali che la caratterizzano come Chiesa Madre al crocevia tra popoli e culture differenti: latino-italica, slava e tedesca.

La portata e le conseguenze di questa svolta epocale avrebbero marcato sempre più l’unità dell’antica civiltà mediterranea, approfondendo la scissione tra l’oriente e l’occidente, tra l’impero della tradizione - quello romano-bizantino - e quello franco-germanico, tra l’Europa nord-occidentale e quella balcanico-orientale. Si stava mettendo le premesse per la formazione di due civiltà differenti, e spesso tra loro antagoniste. Aquileia, dunque, espressa dalla sua Chiesa, ne sarebbe rimasta indissolubilmente implicata entro una storia posta sul limitare, drammaticamente e profondamente lacerata tra due mondi, e con alterna sorte.

Dell’affacciarsi di tali cambiamenti di rotta il vescovo Cromazio fu spettatore ed attore al contempo. Su questi eventi egli cercò per il bene del suo gregge di immettere luci di conoscenza e di fronte a tali sconvolgimenti di opporre rimedi per l’anima, con acutezza di intelligenza cristiana e con apporti di innovativo profilo culturale.

I modi della evocazione espositiva

Per favorire una migliore intelligibilità di così complessi e drammatici eventi la Mostra si caratterizza per far convergere tra loro i tradizionali modi espositivi:la classica esposizione delle testimonianze d'arte e di cultura con l’interazione di ricostruzioni filmiche e virtuali. La Mostra si articola in un succedersi concatenato di sette unità ognuna delle quali illustra di seguito i luoghi, l'epoca, i personaggi, gli avvenimenti storici e culturali che connotarono l'età di Cromazio e la città di Aquileia al crocevia di genti e religioni.
Transitando attraverso sette unità espositive - in ciascuna delle quali l'evocazione storica è offerta come premessa e come orizzonte per avvicinare la connessa esposizione artistica e documentaria - il visitatore potrà cogliere momenti e aspetti significativi inerenti all'epoca di Cromazio. E Cromazio sarà il mediatore per il visitatore, egli il principale interprete degli avvenimenti: la voce narrante intrecciata con quella di altri suoi contemporanei.

Ecco in sintesi il percorso nell’età di Cromazio vescovo:
Si succederanno le seguenti unità espositive, inerenti alle sezioni tematiche:

  1. I luoghi, gli eventi e i personaggi che gravitarono in Aquileia, nella sua metropoli amministrativa, come nelle regioni dell'Illirico: imperatori, usurpatori, generali, barbari insieme ai vescovi di Aquileia Cromazio e di Milano Ambrogio;
  2. Aquileia: città di frontiera crogiolo di genti;
  3. Tra paganesimo e cristianesimo;
  4. Cromazio e la Chiesa del suo tempo;
  5. Aquileia: arte cristiana, architettura e liturgia;
  6. Aquileia e i Barbari;
  7. La cristianizzazione fra IV e V secolo nei territori nord italici e alla frontiera orientale;
  8. Il segno di Giona: ricostruzione (parziale) dell’Aula meridionale del complesso teodoriano: mosaico di Giona; affreschi parietali e del soffitto.