Mirko. Opere dal 1933 al 1969

 Cosa fare per far tornare a vivere i sassi?

 Questa fu la domanda che il Circolo La Scaletta si pose quando sembrava che i sassi di Matera non avrebbero avuto un futuro. Dopo Viani e Mascherini la collaborazione tra Matera e Udine continua con le opere di Mirko Basaldella.

Dalle sculture di Mirko emerge la concezione del mito inteso come valore di linguaggio in continuo movimento piuttosto che come icona di un’arte immobile che egli aveva contribuito a superare. Alla scultura di Basaldella occorre riconoscere il rigore della verità che l’arte consegna con la bellezza del suo fare. Non è solo la straordinaria rassegna di forme e materiali, levigati con bravura a dare valore alla sua opera, ma la stessa direzione verso una condizione originaria che ne restituisce l’intensa plasticità dentro il campo delle sperimentazioni infinite.

La Fondazione CRUP partecipa con l’esposizione dell’eroico Ettore allo sforzo che Matera si è imposta lanciando una sfida al riuso dei sassi. In qualche modo le opere di Mirko sono coerenti con questa sfida, in quanto trasmettono tutte le tensioni ideali della comunicazione artistica, la consapevolezza della tradizione e l’anelito alla modernità.