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Dal 16 maggio al 3 luglio 2014
Udine, Chiesa di Sant'Antonio abate
Silvio, Max e Giulio Piccini: una famiglia di artisti
I Piccini sono una famiglia di artisti, che opera in Friuli da più di tre generazioni e la Provincia di Udine con il sostegno della Fondazione Crup, ha deciso di valorizzarne la produzione artistica.
L’iniziatore fu Silvio Piccini (Udine 1877-1954), che si occupò di architettura e di scultura non solo in regione, ma anche negli Stati Uniti e in Romania con interessi artistici poliedrici.
Dei suoi numerosi figli, Carlo Marx Piccini (1899-1974), detto anche Max o Marco, si dedicò alla scultura testimoniando già nel nome gli interessi socialisti paterni. In gioventù fu a Parigi e a Roma, presso Aurelio Mistruzzi, a Pistoia apprese la tecnica della fusione a cera persa, che applicò nella fonderia di famiglia. Rientrato a Udine fu grande amico di Fred Pittino e bene si inserì nella vita artistica regionale. Dal realismo degli anni ’30, approdò alla sperimentazione di nuove forme materiche nei bronzetti anni ’60 e ’70 e si impegnò in vari settori: dalla scultura religiosa ai monumenti civili, dai bronzetti alla numismatica.
Trasmise il piacere dell’arte al figlio Giulio (Udine 1923-2010) che dalla pittura si orientò alla scultura in metallo di stile astratto e geometrico. Fondatore del Circolo Giovani Artisti, fu amico di Getulio Alviani, avvicinandosi all’arte programmata. Alle tecniche della scultura affiancò l’attività grafica e uno spiccato gusto per il colore.