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Dal 26 ottobre al 1 dicembre 2013

Passariano, Villa Manin

Confronti


Il sottotitolo "12 fotografi a Villa Manin di Passariano", oltre al numero degli autori invitati, richiama l'ospitalità di uno dei principali centri di cultura del Friuli Venezia Giulia.

La localizzazione della mostra è il primo dei numerosi motivi di confronto.

"Confronti" presenta un centinaio di fotografie divise in due grandi sezioni: reportage e figurativo.

Sebastiano Tomada ci conduce nella città di Aleppo, assediata dalle truppe di Bashar al-Assad, e ci fa conoscere da vicino i combattenti dell'Esercito Sirinao Libero e le donne del gruppo armato "Katiba".

Romano Martinis ci racconta la guerra dal punto di vista dei bambini afgani e della truppe italiane impegnate in Afghanistan.

Pierpaolo Mittica prosegue la sua analisi sui devastanti effetti degli incidenti nucleari nella zona di esclusione che circonda l'impianto di Fukushima in Giappone.

Edgard De Bono, nel suo viaggio nello stato dell'Jharkharnd nell'India nordorientale, racconta la realtà di sfruttamento in una zona mineraria.

Linda Dorigo viaggia in nove paesi nel mondo delle minoranze cristiane del Medio oriente.

Fabrizio Giraldi denuncia le conseguenze dell'inquinamento da nanoparticelle nella zona circostante il poligono di Salto di Quirra - Capo San Lorenzo nella Sardegna sudorientale.

Primoz Biziak, a partire dai ritratti della sua famiglia, compie un viaggio lungo la frontierea italo-slovena che separava un tempo l'Oriente dall'Occidente.

Roberto Kusterle si concentra sull'interno del corpo umano e ne mostra una caotica appropriazione da parte del mondo vegetale e di alcuni animali imbalsamati che sembrano riscattarsi dalla sudditanza ai sapiens sapiens.

Cristina Gori riassume in sé le fattezze dei soldati, dei generali e del folle imperatore cinese Qin Shi Huang che si fa accompagnare nell'aldilà da un esercito di terracotta.

Giulia Iacolutti fotografa due corpi di donna. Il primo giovane, nel turgore della gravidanza. L'altro mostra, invece, i segni di un'età avanzata.

Francesca Piovesan divide il proprio corpo in 827 piccole aree, lo misura con un metro da sarto e lo presenta in un libro che non si sfoglia, ma si sviluppa in lunghezza.

Cecilai Ibanez, fotografa argentina che ha percorso a ritroso il cammino dei suoi antenati e si è stabilita in Friuli, illustra nei fogli del suo diario fotografico i giorni della sua nuova vita.

Intendendo la Fondazione CRUP - in sinergia con l'IRPAC e l'Azienda Speciale Villa Manin - confermare il proprio impegno per la valorizzazione dell'arte e della cultura, in particolare verso le nuove generazioni di artisti, partecipa anche a questo evento di ricerca e divulgazione della fotografia contemporanea.