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Dal 25 luglio al 14 settembre 2014

Udine, Chiesa di Sant'Antonio abate

Foramitti


Urbanista e ingegnere idraulico al Consorzio Ledra - Tagliamento ("imbrigliatore di fiumi" lo definì, in una poesia, Sergio Maldini), ma anche raffinato artista che si è meritato il nome di "pittore di conchiglie", simbolo di bellezza. Roberto Foramitti udinese, classe 1922, ha condotto due vite parallele che lo hanno portato oltre al traguardo dei novant’anni.

Perché le conchiglie? Tutto è cominciato in Toscana, a Risorboli di Castelfiorentino, dove la famiglia della madre era sfollata dopo Caporetto. Fin da ragazzo Roberto vi si recava per lunghi periodi e si appassionò a quel paesaggio, con le arenarie dalle quali "spuntavano" le conchiglie, da allora diventate il suo leitmotiv. Esse "non riproducono l'ovvietà, come le lattine di Coca Cola di Warhol: ognuna è diversa nell'apparente ripetizione".  L'anno scorso a Grado è stato nominato "Personaggio della spiaggia 2011" per gli studi sull'isola e i concorsi di pittura sull'arenile.

Nel 2012 gli è stato consegnato il quattordicesimo Ventaglio d'argento. Il riconoscimento, istituito dal Ventaglio delle Muse nel 1999, viene a coronare un esemplare percorso professionale, artistico e umano. Il premio "vuol essere un tributo di riconoscenza, di stima e anche di affetto per alcuni personaggi che con la loro attività culturale, professionale e sociale hanno contribuito a onorare la nostra città e la nostra Terra anche oltre i confini regionali". Così dice lo statuto: sembra proprio l'identikit di Roberto Foramitti.