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Dal 15 dicembre 2012 al 7 aprile 2013

Villa Manin di Passariano

Giambattista Tiepolo. Luce, colore, emozione


L mostra ripercorre la sua lunga e fertile attività attraverso una sequenza di opere particolarmente significative, di soggetto sia sacro, sia profano, che testimoniano al meglio una casistica estremamente ampia di commissioni: soffitti allegorici, pale d'altare, decorazioni in villa, modelletti, disegni.

Sono esposti anche dipinti di dimensioni straordinarie, poichè, per esplicita dichiarazione dell'artista "I pittori devono procurare di riuscire nelle opere grandi [...] quindi la mente del Pittore deve sempre tendere al Sublime, all'Eroico, alla Perfezione".

In alcuni casi il complesso lavoro preparatorio - dai disegni al bozzetto, all'opera finita - presentato nel dettaglio, introduce in modo coinvolgente il visitatore nel magico mondo tiepolesco.

Particolarmente piacevoli sono i dipinti di contenuto storico o mitologico, nei quali il pittore sprigiona tutta la sua irruenta capacità espressiva: egli non si limita avisualizzare famose vicende del passato, ma indaga l'intima natura dei protagonisti facendone emergere passioni e individualità.

Egualmente importanti e di grande impatto emotivo i dipinti di destinazione chiesastica, che ricordano al visitatore come Tiepolo sia stato l'ultimo ispirato pittore di arte sacra della tradizione occidentale.

A Udine, a buon diritto città del Tiepolo il visitatore può inoltre ammirare la prestigiosa sede del Museo Dicoesano e Gallerie del Tiepolo, il Palazzo patriearcale di Udine, una delle più autorevoli costruzioni della città. Qui, incaricato dal patriarca di aquileia Dionisio Dolfin, il giovane Giambattista Tiepolo affrescò nel 1726 il soffitto dello scalone d'onore con La caduta degli angeli ribelli e con i monocromi relativi alle Storie della Genesi. La collaborazione proseguì negli anni seguenti con gli affreschi della Galleria degli ospiti, dove sono rappresentati i primi patriarchi della storia: Abramo, Isacco e Giacobbe e le figure dei profeti Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele; della Sala Rossa, con l'affresco del Giudizio di Salomone e della Sala del Trono, ove dà inizio alla serie dei ritratti dei patriarchi. Inoltre nel Duomo di Udine è possibile ammirare la decorazione a fresco della Cappella del Sacramento e alcune tele, altre, realizzate per chiese e palazzi nobiliari - nei Civici Musei del Castello; la pala dell'altare e tre comparti nel soffitto dell'Oratorio della Purità, dove il figlio Giandomenico collaborò con il padre con otto monocromi grigi su fondo dorato.

A Trieste, nel Civico Museo Sartorio, allogato in un'elegante villa borghese dell'Ottocento, è conservata una importante collezione di disegni di Giambattista Tiepolo che copre tutto l'arco cronologico del maestro veneziano con le cosidette prime idee, l'esercizio privato, le notazioni estemporanee, i disegni finiti destinati alla vendita e i progetti operativi, ovvero i bozzetti per la pittura più monumentale che Tiepolo realizzò a fresco per i palazzi più importanti d'Europa. La collezione è frutto dell'avvedutezza di Giuseppe Sartorio il quale, nel 1893, acquistò da un antiquario il patrimonio di fogli appartenuti un tempo all'incisore Antonio Viviani.