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Deliberato il: 20.10.2003

Contributo a sostegno delle iniziative che comprendono l'esecuzione di scavi archeologici di Attimis

Società Friulana di Archeologia Odv
Udine


Le ricerche, portate avanti dalla Società Friulana di Archeologia, si sono sviluppate nel Friuli collinare su due insediamenti esistenti nel territorio del Comune di Attimis, tra i mesi di giugno e agosto 2023, con ulteriori ricognizioni manutentive eseguite in periodo autunnale. Un primo intervento ha interessato il proseguimento delle indagini, orami giunte alla quinta campagna, presso il sito del castello di Attimis Superiore. L'indagine ha interessato ancora la porzione ovest dei resti murari attualmente visibili, che comprende quattro vani indicati con le lettere A, B, C, D, proseguendo nel piano d'indagine avviato negli anni precedenti. Anche questa campagna è stata caratterizzata da un grande impegno nella pulizia radicale delle essenze arboree selvatiche che ricoprono l'intero sito castellano e la sentieristica d'accesso al rilievo fortemente rinselvatichita dalla vegetazione di sottobosco. I lavori ripresi in particolare nella stanza A hanno permesso il recupero di frammenti ceramici di tipo grezzo medievale, di frammenti ossei animali e metalli, fra cui una punta di freccia per balestra in buono stato di conservazione, due fibbie e residui di scorie ferrose. Nel tratto centrale della porzione scavata è emerso un resti di focolare con base in argilla concotta. Tutti gli elementi ritrovati sono riconducibili ad un arco temporale compreso tra il XIV e il XVI secolo. La stanza D, situata nell'angolo ovest della struttura castellana, con la presenza di un torrione ancora più avanzato, parzialmente crollato, è stato oggetto di rimozione di residui carboniosi dove sono stati ritrovati frammenti ceramici con decorazioni geometriche incise, rari frammenti di maiolica arcaica e di ceramica invetriata, tre monete di zecca veneziana e padovana, oltre a frammenti di ossa animali, vetri e metalli, collocabili tra il XIV e il XV secolo.

Un secondo intervento si è sviluppato nei pressi della chiesetta di San Giorgio di Attimis, che si erge su un rilievo posto di fronte ai due castelli di Attimis. Le evidenze emerse confermano l'esistenza sull'altura di un insediamento fortificato con una fase di frequentazione che si sviluppa in particolare durante l'età gota (V-VI secolo d.C.). I materiali rinvenuti, principalmente ceramiche e oggetti metallici, nonchè una rarissima moneta d'oro: un solido di Atalarico a nome di Giustiniano, ritrovamento unico per ora nei contesti insediativi friulani dell'epoca, unitamente ad altri aspetti della cultura materiale, suggeriscono di interpretare il sito come una postazione militare gota, a controllo della via che da Cividale conduceva verso gli importanti  castra di Artegna, Gemona e Osoppo nel VI secolo.