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Deliberato il: 3.11.2008

Coro del Friuli Venezia Giulia

Organizzazione di due concerti diretti dal maestro Ennio Morricone a Sarsina (FO) e Lubiana


Il Coro del Friuli Venezia Giulia, che fin dalla sua fondazione è diretto da Cristiano Dell’Oste, ha debuttato presso il Teatro Nuovo di Udine nel gennaio del 2001, in occasione delle manifestazioni concertistiche in ricordo di Giuseppe Verdi. ha tenuto numerosi concerti in Regione, al fianco dell’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione della quale ha anche registrato quattro dischi (“Cori verdiani”, “Requiem di Mozart”, “IX Sinfonia di Beethoven” e “Brani sacri del giovane Mozart”), con trasferte anche a Roma e Vienna.

Ha partecipato a numerosi progetti, fra cui la rivisitazione di musiche friulane, curato dalla Fondazione L. Bon, il “Dixit Dominuis” di Haendel, in collaborazione con Austria e Slovenia, la “Petite Messe” di Rossini con la Junge Philharmonie Wien e altre sinergie con numerose orchestre; ha preso parte a svariate stagioni musicali, fra cui Carniarmonie, Nei suoni dei luoghi, Estate in città, Natale in musica, Festival di Cremona, Stagione del Comunale di Modena, Musica e Poesia a S. Maurizio di Milano, Talos Festival di Ruvo di Puglia, Musikverein di Klagenfurt, Mittelfest, Wien Musikwoche etc.

In occasione dell’Anno Internazionale della Montagna, nel 2002, ha cantato in diretta Eurovisione dal Monte Lussari; è stato diretto da maestri del calibro di Roiatti, Paroni, Belli, Pitis, Faldi…; ha collaborato con esponenti della musica come Andrea Bocelli, Edoardo De Angelis, Tosca.

In occasione del millenario della Basilica Cattedrale di Sarsina, la città di Plauto in provincia di Forlì, il Maestro Morricone ha richiesto la sua collaborazione, per dirigerlo in una prima mondiale il 25 agosto a Sarsina e il 27 a Lubiana. Il concerto, nominato “Vuoto d’anima piena”, con testo di Francesco De Melis e musiche dello stesso Morricone consisteva in un organico base di circa 100 elementi (35 di orchestra e 70 di coro), che si è allargato gradualmente nel corso dell’esibizione.

L’evento, che si è caratterizzato per l’incisività della composizione, la quale ha voluto proporsi come un ponte di dialogo fra le diversità religiose, ha riscontrato un successo di pubblico notevole, oltre che aver pienamente gratificato le tante fatiche dei coristi.

Visti l’impegno e la fertile attività del coro, la Fondazione Crup ha stanziato un finanziamento ai fini di ricompensare l’impegno continuo dei suoi componenti.