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Deliberato il: 8.07.2008

Passato e presente della Cineteca del Friuli

Cineteca del Friuli
Gemona del Friuli


Le origini della Cineteca del Friuli risalgono alle proiezioni itineranti nelle tendopoli sorte subito dopo il 6 maggio 1976: fu durante quegli spettacoli tecnicamente improvvisati che nacque l'idea di un cineclub che avesse una sede stabile a Gemona. Venne così fondata "Cinepopolare" con l'obiettivo di ricostruire uno dei due cinema cittadini. Ben presto i suoi fondatori capirono che i soldi raccolti all'epoca non sarebbero mai bastati per costruire una sala, mentre erano sufficienti per avviare una cineteca. Acquistarono alcuni film muti ed organizzarono delle lezioni di storia del cinema nelle scuole di Gemona, Bordano, Trasaghis, Artegna e Venzone. Si trattava di 20 film da 16 mm. Oggi il patrimonio cinematografico di questo che è il più consistente fondo specializzato della regione ed uno dei più aggiornati esistenti in Italia vanta circa 25.000 titoli, fra volumi e opuscoli, più una vasta serie di indici bibliografici e repertori filmografici, anche su supporto elettronico e on-line, che compongono la biblioteca della Cineteca del Friuli, mentre l'archivio fotografico della Cineteca è composto da 60.000 immagini di soggetto cinematografico o relative al mondo dello spetaccolo in generale. Per quanto riguarda le produzioni televisive, l'esordio della Cineteca in campo produttivo avviene nel 2005 con l'uscita del reportage televisivo "I sentieri della gloria", mentre l'anno successivo viene realizzato "Ritorno al Tagliamento", sui luoghi di "Addio alle armi" di Hemingway, reportage prodotto dalla Cineteca del Friuli con il sostegno della Fondazione Crup, la quale, nel corso degli anni, ha contribuito alla realizzazione di molti progetti realizzati dalla Cineteca: organizzazione di manifestazioni, quali Le giornate del cinema muto, e di convegni come quello su Alain Resnais tenutosi nel 2007. Tra gli altri progetti della Cineteca sostenuti della Fondazione Crup ricordiamo, ad esempio, la realizzazione de "Il Friuli" di Chino Ermacora, antologia di scritti dell'insigne autore e giornalista friulano; realizzazione dell'edizione speciale del film "Gli Ultimi", di David Maria Turoldo; o ancora, nel 2007, del reportage "Bottecchia l'ultima pedalata" e nel 2006 del documentario "Io primo Carnera", realizzato in occasione del centenario della nascita di Primo Carnera.

L'ultimo, grande progetto portato a termine dalla Cineteca del Friuli è l'Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia. Inaugurato il 29 marzo, è la cosiddetta "casa delle pellicole", ovvero il nuovo deposito climatizzato della Cineteca del Friuli, costruito nella zona artigianale di Gemona, tra i monti e il Tagliamento, e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il deposito potrà contenere e conservare nelle migliori condizioni 50.000 pellicole, incluse quelle su supporto particolarmente instabile o facilmente deteriorabile. Questa nuova struttura pone la Cineteca all'avanguardia europea nel campo della conservazione del patrimonio filmico e delle attività connesse, come proiezioni, mostre, pubblicazioni, ritrovamenti, restauri e studi.