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Deliberato il: 8.03.2010

Interventi di restauro della Parrocchia dei Santi Nicolò Vescovo e Giorgio Martire di Colloredo di Prato

Parrocchia dei Santi Nicolò Vescovo e Giorgio Martire
Colloredo di Prato


La Parrocchia di Colloredo di Prato, dedicata ai santi Nicola e Giorgio, collocata al centro dell’abitato, la cui data di fondazione è incerta ma forse prossima già alla metà del 1300, è in possesso di un interessante archivio storico risalente al 1400-1500 oltre ad un pregevole patrimonio di arredi lignei, tra i quali gli stalli del coro, i confessionali e i mobili di sacrestia. Per questi arredi, che necessitavano di urgenti lavori di manutenzione e restauro, è stato di non poco conto il sostegno della Fondazione Crup. Alla metà del XVII secolo risale la prima opera di ampliamento della chiesa con l’innalzamento dei muri perimetrali e l’apertura di due finestre, seguita pochi anni dopo, a causa dell’incremento della popolazione che rendeva la struttura insufficiente, dalla sua completa ricostruzione con il protrarsi dei lavori dal 1698 al 1765. L’interno presenta un certo pregio artistico, in particolare per quanto concerne il battistero, l’altare maggiore, il tabernacolo e il presbiterio. E’ a navata unica e a pianta rettangolare con angoli di facciata smussati, la copertura interna è caratterizzata da un soffitto a vele non affrescato e lungo le pareti laterali vi sono due nicchie per lato. Sulle pareti più lunghe si fronteggiano due altari marmorei, dedicati l’uno alla Madonna, quello a sinistra, e l’altro a Sant’Antonio. L’elemento di maggiore interesse è rappresentato dal battistero posto a sinistra dell’ingresso e delimitato da un recinto di colonnine in pietra d’Istria mentre la statua del Battista alla sommità è in marmo bianco di Carrara. Il presbiterio, sopraelevato rispetto alla navata, ha forma quadrata ed è separato da quest’ultima per mezzo di una balaustra, il soffitto è a crociera con raffigurati S. Giovanni Bosco con Domenico Savio, l’Annunciazione, i Santi Cosma e Damiano e San Pio X e la Crocifissione nella lunetta di fondo. Al centro vi è il marmoreo e policromo altare maggiore con le statue dei santi protettori e il tabernacolo impreziosito dall’immagine di alcuni putti e della Vergine con al culmine il Cristo Benedicente. Il campanile si trova sul lato nord in corrispondenza del coro, è a pianta quadrata e con ogni probabilità risale all’epoca dell’edificazione del primo edificio di culto, anche se nessuna notizia a tal proposito si può desumere dagli archivi. Nel 1773 subì il primo restauro e nel 1828 venne installato l’orologio che rappresenta l’unico intervento del secolo, e in quello successivo subì altri rimaneggiamenti. Si colloca su un terrapieno rialzato rispetto al livello stradale per un'altezza di una trentina di metri. La struttura è suddivisa in tre sezioni: quella inferiore è in pietra a vista a quattro piani, la cella campanaria presenta delle bifore su tutti i lati ed è concluso da una cupola a cipolla poggiante su un tamburo ottagonale. Nel 2009 un contributo ulteriore è stato dato alla parrocchia dall’Amministrazione regionale per intervenire su un armadio della sacrestia risalente alla prima metà del 1800. La Regione è inoltre intervenuta per la valorizzazione dell’archivio storico, contribuendo alle prime fasi di riordino, schedatura analitica e ricollocazione adeguata, successiva alla pulitura e al ricompattamento delle unità archivistiche. Negli anni precedenti la Parrocchia si è attivata per completare la ristrutturazione dell’ex canonica, adibita attualmente ad uffici per il ministero pastorale e per i lavori di manutenzione straordinaria previsti per la casa della gioventù e per l’oratorio.