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Deliberato il: 13.11.2006

Progetto di restauro delle Chiese Parrocchiali di Prato Carnico, di San Gottardo e di Sant'Antonio da Padova

Parrocchia San canciano
Prato Carnico


Uno dei primi interventi effettuati nelle tre chiesette rispettivamente di Prato Carnico, Sostasio e Pieria è l'intervento riguardante il restauro dell'altare ligneo dedicato ai Santi Fabiano Sebastiano e Rocco appartenente alla chiesa di San Canciano di Prato Carnico (UD). L'altare, proveniente dalla demolita chiesetta di S. Sebastiano, sembra sia stato trasferito qui nel 1860. Tutti gli elementi architettonici, le decorazioni, le sculture e i dipinti apparivano fortemente anneriti dagli strati di ossidazione delle vernici, dai vecchi ritocchi e dagli spessi strati di sporco depositati nel corso dei secoli. Il secondo intervento riguardava il ripristino di un ciclo di dieci dipinti su tela raffiguranti I Misteri del Rosario sempre appartenenti alla Chiesa di San Canciano. Il ciclo dei dipinti si presenta in due sole sequenze separate che raffigurano i cinque Misteri Gaudiosi e i cinque Misteri Dolorosi. Le dieci opere, racchiuse entro cornici dorate, apparivano rovinatissime: la compromessa stabilità dei supporti aveva procurato viziature e allentamenti delle tele. Nella chiesa di San Gottardo a Sostasio di Prato Carnico è stato sostenuto il recupero di un altare ligneo dedicato a S. Luigi del Sec. XVII, il quale era notevolmente compromesso. La scultura del santo, molto più grande della nicchia che la contiene, è stata forzatamente inserita qualche decennio fa dopo la rimozione del basamento che, infatti, è stato conservato in altra parte. C'è inoltre stato un secondo intervento per quanto riguarda questa chiesa e si tratta del restauro conservativo ed estetico di una tela raffigurante Gesù morto sulla Croce e iscritto in un limbo di luce. Va segnalato che questo dipinto è ritenuto miracoloso ed è molto venerato. L'ultimo intervento riguardante la Chiesa di San Gottardo è il restauro di due dipinti su tela raffiguranti L'Adorazione dei Pastori e la Vergine Odighitria. La provenienza e lo stato di conservazione dei due dipinti sono molto differenziati: il primo ha ascendenze veneto-emiliane e ha uno stato di conservazione abbastanza buono, riguardo il secondo si puo' ipotizzare una provenienza Veneto-friulana e si presenta rovinatissimo da antichi dilavamenti. Inoltre sono stati effettuati una revisione e un adeguamento degli impianti di riscaldamento. Per quanto riguarda la Chiesa si Sant'Antonio da Padova è stato sostenuto il restauro dell'altare ligneo intagliato, dorato e dipinto, della Beata Vergine. L'opera si trova in una grande nicchia nella chiesa che necessitava di urgenti interventi di ristrutturazione e adeguamenti degli impianti di riscaldamento. Dato il pregio di queste opere e il fascino artistico di esse, Fondazione Crup ha voluto sostenere i vari progetti di restauro, preservandone la memoria per le generazioni future.