Parrocchia SS. Filippo e Giacomo apostoli

La situazione sociale delle valli della Carnia è ormai conosciuta ovunque: spopolamento, popolazione alienata, mancanza di strutture a vari livelli. Di fronte al progressivo abbandono subito dalla zona montana della regione, i giovani si trovano di fronte ad un sempre maggiore impoverimento delle possibilità relazionali e di speranze per il futuro. I ragazzi della Val Pesarina, in particolare, sono relativamente pochi, a causa della migrazione delle nuove generazioni; dispersi sul territorio, vista la suddivisione e lo sparpagliamento della popolazione in tanti agglomerati, costretti ad una vita per lo più solitaria, con pochi momenti di vita di gruppo; lo stesso ambiente climatico, per lo più rigido e freddo, li costringe a rintanarsi in casa e, tolta l’estate, non esistono attività o centri di aggregazione per tutta la valle: unica eccezione, e non sempre consigliabile, è costituita dall’osteria. Anche per quanto riguarda le attività ecclesiali e ricreative per adulti, mancano del tutto punti di contatto o di associazione, strutture di accoglimento e luoghi consoni alle attività aggregative. Vista la difficile situazione, si è vista la necessità e l’urgenza di creare dei punti di contato fra i vari abitanti, tramite la creazione di luoghi aggregativi sfruttabili sia per attività ricreative di gruppo, che come luoghi di scambio e dialogo, formazione, educazione e volontariato, sia a livello parrocchiale che foraniale. A questo proposito, è stata individuata “Casa del Comelean” in località di Pesariis, di fronte alla piazza del paese, a lato della canonica e di proprietà della parrocchia; una struttura localizzata in un sito idoneo, già utilizzata dai giovani come sede di ritrovo, ma che tuttavia necessita di alcuni interventi di manutenzione e ristrutturazione. Ai fini di venire incontro alle difficoltà degli abitanti della Val Pesarina, la Fondazione Crup ha stanziato un contributo che possa permettere alla Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo apostoli di Pesariis di ricreare un punto di incontro presso la struttura di Casa del Comelean, sensibile alle necessità di aggregazione e formazione dei gruppi giovanili e alle facilitazioni sociali delle relazioni interpersonali, soprattutto in zone isolate e difficili, come quelle montuose.