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Deliberato il: 1.10.2012

Progetto didattico “Messaggero Veneto Scuola”

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Il Progetto "Messaggero Veneto e Scuola" nasce nel 1999 dall’esigenza di sviluppare un nuovo speciale per il Messaggero Veneto. L’idea è quella di realizzare un inserto settimanale dedicato al mondo dei giovani e della scuola: uno speciale di tre pagine che da ottobre fino alla fine dell’anno scolastico, con i contributi che i ragazzi e le ragazze inviano alla redazione, è inserito ogni settimana nel Messaggero Veneto e viene consegnato in ogni classe.

La novità del progetto consiste nel coinvolgere direttamente e attivamente i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori delle province di Udine e Pordenone nella redazione delle pagine dell’inserto. Giovani redattori che scrivono per giovani lettori con l’obiettivo di creare un legame vivo tra l’inserto e un pubblico poco amante della carta stampata.

L’idea viene accolta positivamente La Fondazione Crup, attenta al binomio scuola e giovani e conscia del ruolo fondamentale che l'istruzione e la formazione rivestono nell'educazione della società e dei cittadini nella valorizzazione del capitale umano e nella formazione di competenze tecniche e professionali, accoglie positivamente il progetto e lo sostiene economicamente.

I risultati ottenuti dal Messaggero Veneto - La Scuola ne hanno fatto un modello per tutte le altre iniziative simili: la pionieristica formula del coinvolgimento dei ragazzi nella redazione del giornale, oltre alla distribuzione nelle classi dei quotidiani, ha fatto ormai scuola a livello nazionale, ripresa e copiata in tutta Italia, tuttavia forse mai con la fortuna, ormai decennale, dell’originale.

Il Presidente della Fondazione Crup Lionello D'Agostini ha osservato: «Stiamo investendo il più possibile sul futuro, italiano e friulano. L’unico modo per raggiungere questo obiettivo è investire sui giovani, a tutti i livelli: cultura, istruzione, formazione professionale, senza tralasciare uno degli aspetti forse più importanti, quella componete etica dell’individuo edificata su valori forti. Insomma, una formazione della persona a trecentosessanta gradi».

Leggi l'articolo: Messaggero Veneto, 11 ottobre 2015