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Deliberato il: 7.07.2014

Promozione del welfare di comunità

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Promozione del welfare di comunità. Uno strumento di coesione per la società del futuro.

Workshop Udine

lunedì 30 giugno h 17.00
Palazzo di Toppo Wasserman, via Gemona 92


Workshop Pordenone

Lunedì 7 luglio h 17.00
Palazzo Badini, via Mazzini 2

Incontri organizzati dalla Fondazione Crup in collaborazione con l'Università degli Studi di Udine.

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Un percorso verso un nuovo concetto di welfare di comunità.

Premessa

La ricerca del benessere sociale (welfare) è stata la più importante iniziativa della società occidentale nel corso del Novecento, il cui esito ha permesso di garantire una notevole coesione sociale. Questo successo è ora minacciato da difficoltà economiche di portata mondiale. Diviene così sempre più urgente salvare questa conquista, coinvolgendo altri soggetti, oltre le Istituzioni pubbliche, in uno spirito di collaborazione e sussidiarietà. La proposta può così trasformarsi in uno strumento di coesione sociale verso un futuro migliore.

Tale contesto ha amplificato inevitabilmente il profondo disagio avvertito dalla nostra società, fatto di solitudine, isolamento, povertà, e di frammentazione e disgregazione del senso di appartenenza alla comunità.

L'erogazione di un sostegno economico non è più sufficiente a combattere le vulnerabilità sociali.
Si rende necessario creare le condizioni di coesione attraverso la costruzione di nuove reti solidali le cui maglie siano costituite da diversi attori del territorio (enti pubblici e privati, associazioni non-profit, associazioni di categoria, enti religiosi), affinché tutti si sentano chiamati a concorrere al bene della propria comunità.


Una nuova sfida

Sulla base delle linee guida indicate a livello nazionale dal Governo e riprese dall'Acri, anche la Fondazione Crup riflette sulla possibilità di avviare una riforma del Terzo Settore, oggi più che mai urgente e necessaria.
L'Ente si prepara ad accogliere una nuova sfida, ossia partecipare all'attivazione di un nuovo e lungo percorso di dialogo e di confronto con le realtà del territorio maggiormente impegnate nel welfare, per concorrere alla creazione e alla promozione di un nuovo “welfare di comunità”.
Lo scopo del workshop è attivare un dialogo sul welfare coinvolgendo i soggetti del territorio che possono fare molto in questo nuovo percorso.

Welfare di comunità: che cos'è

E' un sistema basato su solidarietà di tipo territoriale che ha come principali protagonisti associazioni di volontariato, enti religiosi, cooperative sociali, associazioni di categoria, fondazioni di origine bancaria, ma anche comunitarie, di impresa e di famiglia, che operano e svolgono la propria attività in collaborazione con gli enti pubblici e privati, per concorrere a rendere migliore il clima sociale.
Esulano da tale contesto i macrosistemi come pensioni e sanità, che pure rivestono enorme importanza nel panorama sociale complessivo.


A chi si rivolge

A tutte le realtà che possono contribuire a coordinare al meglio le risorse e i servizi protesi a ottimizzare le condizioni di vita della nostra comunità.
Diverse reti di solidarietà (organizzate o informali, pubbliche, private o del terzo settore), associazioni di volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo no‐profit, delle fondazioni e delle imprese sociali, le Istituzioni pubbliche e le pubbliche amministrazioni, la Regione e le Province con le Associazioni di categoria.


Obiettivi

Mobilitare la società civile su valori cardine: solidarietà, reciprocità, bene comune.
Elevare i livelli di protezione sociale, combattere le vecchie e nuove forme di esclusione e consentire a tutti i cittadini di sviluppare le proprie potenzialità.
Rianimare la coesione sociale.


Modalità

Implementare interventi che potenzino le risorse umane, finanziarie e relazionali e le reti sul territorio, promuovendo un sistema di erogazione di servizi in grado di integrare le risorse pubbliche e private disponibili. Gli interventi da attuare dovranno mirare soprattutto a indirizzare le risorse verso lo sviluppo delle capacità e dell’autonomia delle persone e delle comunità.

Si tratta di trasformazioni che hanno la capacità di rilanciare il ruolo del welfare come fattore di crescita del sistema non solo sociale, ma anche di quello economico.

Ruolo della Fondazione Crup

Si rivela necessario compiere un'azione di rinnovamento del welfare italiano per dirigersi verso un welfare di comunità.
La Fondazione Crup sta analizzando il ruolo che dovrà assumere in tale percorso.
Non sarà solo un Ente che svolge un'attività puramente erogativa, ma nel rispetto del principio di sussidiarietà, si attesterà sempre più attivamente come motore di partecipazione e di autorganizzazione dei cittadini, al fine di coinvolgere le persone, costruire reti sociali, mettere in rete risorse e competenze, sperimentare soluzioni innovative e come animatrice del dibattito culturale su queste nuove tematiche, che richiedono apertura di prospettive e precisazioni di concetti: opzioni strategiche della propria identità e della propria mission.

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Primo incontro: Workshop Udine

lunedì 30 giugno 2014 ore 17.00


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Programma

Saluto Regione FVG Coordinamento

Angelo Vianello Prorettore dell’Università degli Studi di Udine

Introduzione

Lionello D’Agostini Presidente della Fondazione Crup

Relazioni

Welfare e biopolitica Roberto Masiero Docente dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.

Il Welfare del Friuli Venezia Giulia: meno risorse pubbliche e più sussidiarietà.

Fulvio Mattioni Economista

Interventi programmati e discussione generale


ROBERTO MASIERO, docente di Storia dell’architettura, è studioso delle arti e delle scienze nel quadro di una generale storia delle idee e della politica. Ha pubblicato numerosi testi editi in diverse lingue e curato significative mostre d’arte.

"L'incontro come "una iniziativa volta ad amplificare la cultura e la pratica della sussidiarietà, risorse capaci di controbilanciare la crisi dei bilanci pubblici rendendo la società civile del Friuli V.G. protagonista del welfare di comunità ".


FULVIO MATTIONI, progettista in ambito europeo, consulente per l'assistenza ai programmi comunitari, collaboratore di settimanali e opinionista del Messaggero Veneto. Numerose le ricerche e le pubblicazioni per quanto concerne la cooperazione sociale di inserimento lavorativo.

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Secondo incontro: Workshop Pordenone

lunedì 7 luglio 2014 ore 17.00

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Programma

Saluto Regione FVG Coordinamento

Angelo Vianello Prorettore dell’Università degli Studi di Udine

Introduzione

Lionello D’Agostini Presidente della Fondazione Crup

Relazioni

Welfare: prospettive di sussidiarietà Luciano Padovese Docente di Teologia.

Una sfida non solo economica. Il futuro del welfare nella provincia di Pordenone.

Chiara Mio Docente Università Cà Foscari - Venezia

Interventi programmati e discussione generale


LUCIANO PADOVESE, teologo morale, già docente di etica sociale alla Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale; autore di numerosi volumi e studi. Cofondatore e direttore del Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone.

Per prima cosa è necessario andare alla radice del concetto di welfare e riflettere sul significato di partecipazione, che non vuol dire dare, quanto piuttosto fare parte, creare cellule e tessuti e metterli in rete. La forza della rete risiede soprattutto nella forza delle nostre convinzioni che, se condivise, si rafforzano. Dobbiamo rafforzare la nostra responsabilità gli uni versi gli altri per ritrovare quella grande energia che la società sta perdendo.”

CHIARA MIO, docente ordinario presso il dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, delegata del Rettore per la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale. Ha pubblicato articoli e libri sui temi della sostenibilità, sia a livello nazionale che internazionale.

Il welfare di comunità richiede uno sforzo di progettazione condiviso da parte di tutti gli attori. Non ci possono essere pagamenti a piè di lista su progetti autoreferenziali: serve una condivisione dello scenario di riferimento e degli obiettivi di welfare. - Ha poi proseguito - Per Pordenone le sfide per i prossimi dieci anni saranno principalmente focalizzati su due fronti: ricostruire il senso del lavoro nella società e il ruolo dell’impresa, e valorizzare il senso di comunità e rafforzare i legami sociali, in una nuova prospettiva policentrica”.

Il saluto di benvenuto ai due workshop è stato dato da Angelo Vianello, prorettore e delegato alla Cultura dell'Università di Udine, in qualità di coordinatore, che ha ricordato la necessità di "uscire da una logica perversa che intravvede nel welfare solo uno spreco di denaro pubblico. Proprio in questa fase di crisi sociale ed economica, la promozione dello Stato sociale, può tramutarsi in uno degli assi portanti dello sviluppo del nostro Paese e della nostra Regione".

Al termine l'introduzione di Lionello D’Agostini, Presidente della Fondazione Crup, che ha osservato come sia “… necessario mobilitare la società civile su valori cardine: solidarietà, reciprocità, bene comune. In questo percorso verso un nuovo welfare di comunità, la Fondazione Crup si propone come motore di partecipazione e di autorganizzazione dei cittadini (al fine di coinvolgere le persone, costruire reti sociali e mettere in rete risorse e competenze) e come animatrice del dibattito culturale su queste nuove tematiche, che richiedono apertura di prospettive e precisazioni di concetti: opzioni strategiche della propria identità e della propria mission.”