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Deliberato il: 14.04.2003

Restauro di un antico mobile da sacrestia Parrocchia Santo Stefano Protomartire

Parrocchia Santo Stefano Protomartire
Muscletto - Rivolto di Codroipo


La Parrocchia di Santo Stefano Protomartire ha inteso portare a termine l'opera di restauro di un antico mobile da sacrestia datato 1707, ma ancora con linee secentesche evidenti soprattutto nella decorazione a bassorilievo del grembiale della base e dei fianchi, composto da due corpi con base a cassettone e sopralzo a quattro ante, di cui quelle esterne e battente e quelle centrali scorrevoli. Il corpo basso è a cassetti, suddivisi da una lesena centrale, incorniciata da un motivo perimetrale a intaglio e decorata a finto intarsio dipinto, due lesene decorate laterali e un'aletta decorata a intaglio con motivi a volute e a palmette. I cassetti hanno cornice perimetrale che racchiude tre cartelle incassate dipinte con motivo a intarsio. Le cartelle esterne, in legno d'acero, con decoro a volute circondato da elementi romboidali. La cartella centrale, in legno di rovere, porta la scritta in latino del colore dei paramenti liturgici contenuti nel cassetto. L'alzata ripartita comprende un corpo strutturale affiancato da due alette, due cassetti, quattro portelle a intaglio con la cifra 1707 e una trabeazione intagliata con scritta dedicatoria del committente. La parte alta si conclude con un elemento a vano unico chiuso da una portella con lo stemma del Patriarca Delfino, affiancata da due ali con volute e motivi zoomorfi, una cimasa modanata e intagliata e un secondo coronamento con volute a intaglio, crocifisso e ai fianchi della nicchia due alette degradanti con volue e cervi.Lo stato di conservazione, pesantemente degradto a causa di un massiccio e diffuso attacco di insetti xilofagi e dalla presenza di deformazioni e cedimenti strutturali. L'intervento del restauratore Del Zotto ha comportato lo smontaggio e la pulitura di tutte le parti con aspirazione, bisturi e panni umidi, il fissaggio degli elementi più instabili, l'asportazione di tutti i chiodi, le graffette e le borchie, della moquette, della carta e della cera. Inoltre, sono state eliminate e sostituite le stuccature vecchie; sono stati eseguiti l'intervento di disinfestazione, il consolidamento del legno e della struttura con appositi tiranti strutturali in acciaio e la realizzazione di una struttura di supporto all'interno del basamento, del piano d'appoggio e delle pareti laterali con legno della medeisma essenza. Gli elementi metallici di maniglie, serrature e i chiodi sono stati ripristinati eliminando le ossidazioni con appositi convertitori; le cornicette perimetrali e gli elementi decorativi mancanti sono stati ricostruiti a intaglio; sono state applicate le cerniere per l'apertura delle ante esterne e ripristinato lo scorrimento delle guide delle ante centrali. Da ultimo, il restauratore ha provveduto ad adeguare le stuccature alla storicità degli eventi subiti dal mobile, all'integrazione estetica, alla ricostruzione della scritta dedicatoria in base al confronto del testo originale con la selezione cromatica dell'oro e alla finitura di superficie con cere, benzoino e gommalacca.