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Deliberato il: 7.07.2003

Ricostruzione di alcune statue e colonnine della pala lignea di san lorenzo e restauro della struttura

Pieve di Santa Maria del Rosario
Forni di Sotto


La Pieve di Santa Maria del Rosario di Forni di Sotto ha sostenuto la ricostruzione di alcune statue e colonnine trafugate negli anni Sessanta dalla pala lignea della Chiesa di San Lorenzo. L'opera, realizzata nel XVII secolo dallo scultore Girolamo Comuzzo, formatosi nella bottega del pittore intagliatore udinese Giovanni Antonio Agostini e operante tra Carnia, Friuli e Cadore, è ora collocata all'interno della chiesa parrocchiale. L'intervento ha previsto anche il restauro della struttura dell'altare stesso, in cattivo stato di conservazione. Nel 1944 il paese fu distrutto da un incendio di rappresaglia nazista, ma l'incendio risparmiò la chiesetta, custode di due tesori artistici quali il ciclo di affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo della fine del XV secolo e la pala di San Lorenzo. La chiesetta già nel 1906 venne dichiarata Monumento Nazionale e restaurata dalla ditta Protto di Venzone su disposizione della Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie nel 1959, a seguito di eventi sismici. Nell'agosto del 1962 venne notata l'asportazione della Madonna con il Bambino, seguita negli anni successivi dalla scomparsa di altre tre statue. L'altare ha una struttura semplice, costituita da un primo ordine suddiviso in tre nicchie e un'edicola superiore chiusa tra due volute, in origine riccamente decorate da elementi plastici e scultorei con le statue dei Santi Atanasio, Rocco e Osvaldo negli scomparti del primo ordine e la Madonna con il Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano al piano superiore. Lo stato di conservazione si presentava piuttosto compromesso con fessurazioni profonde, degrado del legno dovuto all'attacco di insetti xilofagi e presenza di ridipinture di due distinti interventi di manutenzione piuttosto grossolani, di abrasioni, di sollevamenti e di lacune dello strato pittorico, oltre a polvere e vernici ingiallite. L'intervento di restauro proposto dalla ditta Esedra ha previsto lo smontaggio e il trasporto in laboratorio del manufatto, la disinfestazione, il fissaggio e il consolidamento della pellicola pittorica, la pulitura e l'integrazione ad acquerello delle lacune della policromia, l'applicazione delle vernici protettive. Lo scultore Stuflesser ha realizzato, dipinto e antichizzato la copia delle quattro statue trafugate con drappeggi in foglia oro, accompagnando lo stile e la rifinitura dell'altare. Infine, l'altare è stato trasportato, riassemblato e ricomposto nella sua interezza nella Parrocchiale.