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23.03.2023

Spinta alla digitalizzazione del patrimonio culturale


Presentata l’edizione 2023 del Bando Restauro, che negli ultimi cinque anni ha generato 20 milioni di investimenti anche nelle più piccole comunità locali, con una dotazione di 500mila euro a favore di progetti di restauro e valorizzazione di beni mobili e immobili di particolare rilevanza storico-artistica e di interventi edilizi di recupero su strutture destinate a centri di aggregazione.

Il nuovo Bando Restauro della Fondazione Friuli intende contribuire ad accelerare la digitalizzazione del patrimonio culturale locale, in particolare quello che rappresenta l’identità delle piccole comunità. Le novità sono state illustrate oggi dal presidente Giuseppe Morandini, intervenuto all’incontro, ospitato a Udine a Casa Cavazzini, assieme all’assessore regionale Tiziana Gibelli, alla soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia Simonetta Bonomi, alla direttrice regionale Veneto est e Friuli Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo Francesca Nieddu, dopo i saluti dell’assessore comunale Fabrizio Cigolot.

Il bando è rivolto a istituzioni ed enti pubblici, enti religiosi comprese le singole parrocchie, fondazioni e associazioni senza fini di lucro e, per quanto riguarda il recupero di centri di aggregazione, anche associazioni iscritte nel Registro regionale del volontariato, Aps e Onlus. Le domande, corredate dal nulla osta della Soprintendenza in caso di restauro di beni artistici, devono essere inviate entro il prossimo 2 maggio. I beneficiari, poi, dovranno avviare i lavori di restauro entro un anno dalla notifica dell’assegnazione del contributo e concluderli entro 18 mesi dal loro inizio.